Le istituzioni italiane si stringono intorno alla memoria della Strage di Capaci e le sue vittime, stringendosi alla memoria di Giovanni Falcone e la sua scorta presso il parco dedicato alla sua persona nel quadrante di Roma Sud. La premier Giorgia Meloni e il Governatore della Regione Lazio, Francesco Rocca, hanno deposto una corona al Parco Falcone e Borsellino, che si trova nel quartiere romano della Montagnola.
La deposizione di una corona per le vittime della Strage di Capaci
“Roma non dimentica”, questa è stato ribadito dalla Premier durante questo momento di raccoglimento. Una ricorrenza che non ha visto colore politico, con la presenza del Campidoglio rappresentata, in quest’occasione, dalla vicesindaca Silvia Scozzese. La corona è stata inserita ai piedi un pino del parco pubblico, con l’albero che è stato ornato con una foto che ritrae, insieme, Giovanni Falconi e Paolo Borsellino. La fotografia postata, è la più celebre dei due magistrati, con quello scatto richiesto proprio dai residenti della Montagnola.
Le parole del sindaco Gualtieri sulla Strage di Capaci
L’evento della deposizione dei fiori, è avvenuto nel parco della Montagnola tra via Badia di Cava, via Vedana, via Grotta Perfetta e via Cristoforo Colombo. A ricordare la necessità di una simile cerimonia, sono state le parole del Sindaco di Roma, Roberto Gualtieri: “31 anni fa – ha scritto il sindaco sul proprio account Twitter – la strage di Capaci che strappò barbaramente la vita al giudice Giovanni Falcone, alla moglie Francesca Morvillo e agli agenti Rocco Dicillo, Antonio Montinaro, Vito Schifani. Roma non dimentica il loro sacrificio – ha ricordato il sindaco – ne mantiene vivo l’esempio di legalità e giustizia”.
Le parole della premier Giorgia Meloni
Anche la premier Giorgia Meloni, con un tweet, ha voluto ricordare l’anniversario della Strage di Capaci: “Oggi al Parco Falcone e Borsellino, a Roma, ho deposto una corona di alloro in memoria del giudice Falcone, della moglie Francesca Morvillo e degli agenti di scorta uccisi per mano mafiosa il 23 maggio 1992. A 31 anni dalla strage di Capaci, che coincide con la Giornata per la legalità e il contrasto alla criminalità mafiosa, desidero ricordare tutti quegli eroi, servitori dello Stato – ha proseguito il primo ministro – che non si sono piegati davanti ad alcuna minaccia o intimidazione, dedicando la loro vita alla lotta contro la mafia, per la libertà dell’Italia e degli italiani”.
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