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Stadio della Roma, al via le consultazioni: primo dibattito pubblico il 7 settembre, potranno partecipare i cittadini

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Stadio della Roma

Chiusa l’estate, si torna a parlare di calcio e di un tema che accende i tifosi romanisti. Il 7 settembre il Comune ha organizzato una consultazione sullo Stadio della Roma che permetterà anche ai cittadini di partecipare e condividere il proprio punto di vista sull’opera urbanistica. Il progetto è stato infatti dichiarato di interesse pubblico e si è ritenuto di coinvolgere i residenti di Roma improntando un dibattito pubblicato, affidato a Nomisma S.p.A, società di ricerche e consulenza fondata a Bologna nel 1981. Da settembre, romani e tifosi potrannno così partecipare agli incontri sullo Stadio, per orientare la valutazione degli Enti competenti durante la Conferenza dei servizi.

Lo Stadio della Roma di interesse pubblico

I cittadini potranno così tenersi aggiornati sulle “consultazioni” grazie al calendario completo degli incontri, reso pubblico e disponibile in tempo utile sulla pagina dedicata del Dipartimento Urbanistica.

“L’intervento relativo alla nuova opera è stato dichiarato di pubblico interesse dall’Assemblea Capitolina”, ha spiegato l’assessore all’Urbanistica, Maurizio Veloccia, “non solo coinvolgerà il quadrante di Pietralata ma sarà importante anche per tutta la città. I temi, le questioni e le eventuali criticità che emergeranno nel corso del Dibattito Pubblico”, ha sottolineato ancora Veloccia, “potranno fornire utili spunti sia per indirizzare la progettazione definitiva dell’intervento, sia per orientare la valutazione degli Enti competenti in sede di Conferenza dei Servizi per la decisione definitiva sulla proposta della A.S. Roma”. 

Dove sorgerà lo Stadio della Roma?

Tra i temi più controversi c’è sicuramente il luogo dove sorgerà lo Stadio della Roma. Sembra confermata l’area di Pietralata, dove partiranno i cantieri nel 2024, con diverse criticità. I terreni dove dovrebbe sorgere l’impianto non sono tutti di proprietà del Comune di Roma. Il Campidoglio, infatti, quando 22 anni fa fece gli espropri, “dimenticò” di rendere pubbliche alcune particelle di terreno. Appezzamenti che, di conseguenza, sono rimasti di proprietà privata. Terreni che si trovano proprio nel bel mezzo dell’area in cui si vuole costruire il nuovo stadio. E che i privati non cederanno mai, a meno che non vengano profumatamente pagati.

L’affido del dibattito pubblico a Nomisma Spa

Roma Capitale, attraverso l’Assessorato all’urbanistica, fa sapere che l’opera dovrà essere oggetto di dibattito pubblico e ha affidato il progetto a Nomisma Spa società di ricerca e consulenze molto quotata nel settore. I Friedkin, che hanno progettato l’opera, sono pronti a mettere la freccia per rivoluzionare davvero l’universo giallorosso, più di quanto non abbiano già fatto con partnership e acquisti di ogni genere. Secondo la società calcistica, lo stadio di proprietà aggiungerà un aspetto esclusivo, che garantirà alla Roma l’ulteriore salto di qualità in fatto di sostenibilità e business.

Senza contare i ricavi traslati che potranno giovare anche alla cittadinanza, con la bonifica di aree verdi e nuove opportunità di lavoro. C’è tutto, quello che resta sarà definito anche agli incontri pubblici. A ottobre si entra nel vivo, ma già dal 7 settembre settembre potrà essere fruibile la tabella di marcia. Il futuro della Roma passa così da Pietralata. 

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