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Stadio della AS Roma a Fiumicino, Montino: ‘La sindaca di Roma non ha preso bene la mia proposta’

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fiumicino

Esterino Montino, sindaco di Fiumicino, è intervenuto a Radio Cusano Campus, nella trasmissione “Cosa succede in città”, condotta da Emanuela Valente. Ha parlato della sua proposta di costruire lo stadio della Roma a Fiumicino e delle lotta svastiche/poesie a pochi passi dal centro,

“Un mese fa ho incontrato nel mio ufficio tre dirigenti della As Roma. Hanno voluto sapere in cosa consistesse la proposta che avevo messo in campo. L’hanno ritenuta interessante, dopo di che non ho saputo più nulla. Posso dire comunque che erano molto attenti”, spiega il sindaco di Fiumicino Montino. La sindaca Raggi ha rispedito al mittente la sua proposta. “Lo dico sempre, lo dico anche alla collega Raggi che non ha preso bene la mia proposta: non voglio mettermi in concorrenza o portare sfortuna alla Raggi e a Roma. Intanto lei lo facesse, sarebbe ora di dare una stretta. Però, attenzione, se per caso non ci fossero le condizione per portare avanti il progetto, sappiate che c’è un’alternativa”, continua Montino. Se avvenisse lo scippo potremmo dire M5S 0 Pd 1, tanto per rimanere in tema calcistico? “In quel caso più che 1 a 0 sarebbe 4 a 0”, scherza Montino. Sull’area sui cui potrebbe sorgere il nuovo stadio della Roma, il sindaco di Fiumicino spiega: “Sono 350 ettari tutti edificabili, appartengono a diversi proprietari. E’ un’area abbastanza grande per farci la piattaforma logistica, il commerciale, alberghi e così via. Non c’è una variazione sostanziale del piano regolatore perché gli ettari sono già destinati. In una visione urbanistica della città, invece di avere 300 ettari di capannoni, preferirei avere lì un’importante infrastruttura come lo stadio, anche come qualità dello sviluppo del mio territorio. Ecco perché è scattata da parte mia la proposta della messa in campo di una possibile alternativa a Tor di Valle. Non sarebbe difficile mettere d’accordo i vari proprietari dei terreni. Da 26 anni è un’area destinata allo sviluppo, ed è rimasta ferma a causa della crisi economica. La proposta c’è, l’attenzione anche, noi siamo qua”.    

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