Roma. Vetri infranti, distrutti, quasi certamente con pietre o sassi. Ma non solamente i vetri frontali, davanti alla postazione del conducente, anche quelli dei finestroni laterali. Anche questi completamente distrutti, andati. Alla fine, il bollettino dopo la raccolta dei cocci, parla di tre autobus danneggiati dal lancio di oggetti contundenti. Vetture che, oggi, ovviamente, non potranno essere utilizzate e messe a disposizione dei romani.
Roma, nuove vandalizzazioni ai bus dentro il deposito ATAC di via Candoni
Il post choc dell’ex autista Atac contro i dirigenti
Il fatto è accaduto nella notte di sabato scorso, 4 marzo 2023, al deposito dell’Atac di via Candoni, tra Magliana e Muratella. I sassi e le pietre, secondo i lavorati, sarebbero stati lanciati dei vandali provenienti dal vicino campo nomadi di via Candoni. Durante l’azione, i bus erano vuoti, e nessuno è rimasto coinvolto nella dinamica. Questo è un fatto, l’altro, però, è che sull’intera dinamica ha voluto esprimere la sua opinione anche M.Q., ex autista Atac licenziata nel 2018 dopo aver rilasciato un’intervista a Le Iene sul fenomeno dei flambus. In un post su Facebook, l’ex autista ha scritto: “Spero che gli autisti rimangano sempre illesi. Sarebbe quasi da augurarsi di trovarsi sul tavolo operatorio i dirigenti che non si occupano della sicurezza dei dipendenti. Lavoratori che rischiano di non tornare a casa dai propri figli la sera”. Poi ha aggiunto che per il lavoratori “così non si può andare avanti, è l’ennesimo episodio”.
L’ennesima sassaiola di Via Candoni a Roma
In effetti siamo più o meno al quinto documentato da inizio anno, e solamente l’ultimo di una lunga serie negli ultimi mesi, considerando anche l’anno precedente. Tra i primi verificatisi quest’anno, certamente quelli segnalati tra il 6 e il 7 gennaio scorsi e notificati direttamente dal Campidoglio: “Siamo costretti ancora una volta a denunciare la situazione del campo rom di via Candoni a Magliana – diceva in quell’occasione l’assessore Patanè. ”Nonostante i ripetuti accessi e censimenti delle forze dell’ordine, il 7 tre vetture Atac sono state bersagliate con sassi e messe fuori servizio. Il 6 sera altri quattro bus”. In quel caso, inoltre, si trattava tra l’altro, di mezzi nuovi di zecca e che erano da poco in circolazione sulle strade di Roma.
Situazione fuori controllo
Un altro episodio, poi, pochissimi giorni dopo, e sempre nel mese di gennaio, precisamente nella giornata del 19. Ancora una volta dei sassi, che avevano distrutto un finestrino di un bus costringendo l’Atac a fermare la vettura e a riorganizzare il servizio. Anche in quel caso, la vettura si trovava su su via Candoni. Insomma, una situazione difficile, che aumenta con frequenza e che rischia di sfuggire di mano. L’opposizione, intanto, torna alla carica: ”Lanciamo un appello al sindaco e al prefetto affinché si faccia qualcosa – dice Valerio Garipoli, capogruppo di Fratelli d’Italia nell’XI municipio – . Già il 13 gennaio abbiamo chiesto un consiglio straordinario. Continuiamo a sostenere la necessaria e fondamentale chiusura del campo nomadi accanto alla rimessa, dal quale provengono le sassaiole”.