Home » News Roma » Cronaca di Roma » Sparatoria a Fidene, riapre bar “Il posto giusto”. Quartiere vicino ai proprietari del locale

Sparatoria a Fidene, riapre bar “Il posto giusto”. Quartiere vicino ai proprietari del locale

Pubblicato il
bar il posto giusto

Riapre il bar “Il posto giusto” di Fidene, pure se rimarrà per sempre segnato dal folle gesto di Claudio Campiti. Riapre nonostante i gestori del locale non scorderanno mai più le cruente scene legate alla morte di quattro donne, cui viene scaricato addosso un caricatore di una Glock 45 durante una riunione di condominio. Negli ultimi giorni, però, l’affetto dell quartiere si è stretto anche intorno ai proprietari del bar, che oggi hanno trovato la forza di rialzare le saracinesche della propria attività.

Riapre il bar “Il posto giusto” di Fidene

annuncio bar il posto giusto

Dopotutto, il bar “Il posto giusto” era di nome e di fatto. Un punto che fino a prima di domenica scorsa, è sempre stato un forte riferimento per i residenti di Fidene e anche del vicino quartiere di Colle Salario. Un punto di aggregazione per tutti i cittadini, dove si era creato un punto d’incontro per quel quadrante della città, magari facendo due chiacchiere tra un caffè, un buon primo a base di pasta o un secondo, oppure un’ottima pizza. 

Un luogo così vissuto e interno alle abitudini dei residenti, che non immaginava il tragico epilogo della riunione di condominio avvenuta domenica scorsa. Quello che doveva essere un luogo d’incontro, è diventato a sua insaputa il luogo di un sanguinario omicidio. Perchè qui Claudio Campiti è arrivato nel massimo della follia, con l’intenzione di regolare dei conti legate a diatribe condominiali e di consorzio. 

Lo ha fatto, però, nel peggior modo possibile. Perche è arrivato lì armato, sottratte illegalmente dal poligono dov’era iscritto e con pessime intenzioni. Nei fumi della propria follia, l’uomo ha freddato quattro donne, di cui una di loro che gestiva i conti condominiali di dove teneva casa Claudio Campiti. Una violenza inaudita, di cui l’artefice oltretutto non si è pentito nemmeno davanti al giudice che l’ha interrogato e dietro le sbarre di una cella. 

Strage di Fidene, Giorgia Meloni parteciperà ai funerali dell’amica Nicoletta Golisano

 

Impostazioni privacy