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Sms dall’Inps per riavere il Reddito di cittadinanza: la “nuova” truffa

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Messaggio Reddito di Cittadinanza

I percettori del reddito di cittadinanza dovranno prestare attenzione all’ennesima truffa via sms. In questi giorni l’Inps sta provvedendo a inviare 80mila sms per comunicare la sospensione della misura, come disposto dal Governo Meloni, la cui ultima tranche è prevista proprio per agosto 2023 e che colpirà il 59% degli aventi diritto. C’è chi però, approfittando del momento, tenta anche di approfittarsi delle persone già in difficoltà. Da alcuni giorni infatti molti utenti lamentano di sms falsi in cui si invitano le famiglie a cliccare su un link sospetto per impedire la revoca del Reddito di cittadinanza.

Cosa fare se si riceve un sms per riscuotere il Rdc

La polizia ha già  provveduto a inoltrare una comunicazione per informare i percettori del reddito di cittadinanza sui rischi della truffa via sms. “In occasione dell’invio da parte dell’Inps di messaggi che avvisano le famiglie della sospensione dell’erogazione del Reddito di Cittadinanza”, comunicano in una nota, ”Molti utenti hanno ricevuto un sms truffa, apparentemente inviato dall’ente, che li invita a identificarsi utilizzando il link allegato al fine di evitare la revoca dei benefici Inps”.

È chiaro che si tratta di un falso e che, quindi, non vanno seguite le indicazioni contenute nel messaggio. Nello specifico, si chiede di cliccare su un link proposto e, si accedendo a un falso sito, sono richieste all’utente le credenziali di accesso e i propri dati personali, che devono essere solo ed esclusivamente in possesso dell’utente e mai divulgati: il rischio è che vengano carpiti e utilizzati per scopi illeciti. “Per accedere ai servizi Inps non si deve cliccare su link ricevuti tramite Sms ma utilizzare esclusivamente il sito ufficiale”, ha tenuto a precisare la polizia nell’informativa per gli utenti.

Boom di truffe estive via sms: anziani nel mirino

Complice la fragilità o l’ingenuità, gli anziani rimangono l’obiettivo principale delle truffe. Da quelle tradizionali “a porta a porta”, con cui i malviventi si spacciano come funzionariimpiegati delle poste o per la lettura dei contatori, fino a quelli di strada, dove si approfitta di un momento di distrazione per procedere con gli scippi, ai danni degli anziani passanti

Se i nonni si spostano sul digitale, anche i truffatori però cambiano scenario. Così le truffe agli anziani passano sull’online. Il metodo è semplice: all’utente arriva un messaggio in cui un nipote, figlio o parente qualunque chiede una mano. L’anziano si attiva per fornirglielo e dall’altra parte, con metodi scaltri, l’interlocutore lo convince a fornirgli i propri dati bancari. I truffatori in genere cercano di entrare in confidenza con toni pacati e rassicuranti, convincono gli anziani a fare bonifici, premendo sulla fretta e le richieste di aiuto pur di concludere la truffa. Come negarlo in una situazione di emergenza?

Reddito di Cittadinanza, in arrivo altri 80 mila SMS dell’INPS

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