Cambiano le modalità, c’è chi contatta le vittime con l’anonimo, chi si finge un parente per farsi consegnare i soldi. Ma non cambiano le persone che finiscono nel mirino dei malviventi, proprio loro che spesso ‘puntano’ gli anziani, giocano sulla loro fiducia e li derubano. Perché l’obiettivo resta uno: truffare e portarsi a casa un bel bottino. L’ultima truffa, in ordine di tempo, risale a ieri pomeriggio. E questa volta la vittima, un’anziana di 78 anni, è stata fermata in strada.
La truffa al Tufello
“Mi hanno fermata per strada e mi hanno detto, signora, non ci riconosce? Siamo amici di suo figlio, ha detto che ci deve pagare lei”. Questo è quello che ha raccontato l’anziana, una donna di 78 anni, ai Carabinieri della Stazione di Roma Talenti, che l’hanno salvata dopo averla vista parlare con due sospetti individui in via Monte Massico, all’incrocio incrocio via Monte Catinaccio.
Come hanno agito
La donna ai Carabinieri ha raccontato che i due uomini le avevano fatto credere che il figlio gli doveva 1500 euro. E che a pagarli doveva essere lei. Per far sembrare tutto così vero, hanno passato il telefono alla vittima e le hanno detto che dall’altra parte della cornetta c’era il figlio, che la stava rassicurando. La donna doveva salire in auto con i due uomini, andare alla banca e prelevare i contanti allo sportello.
L’intervento tempestivo dei Carabinieri
Ma i malviventi non avevano certo messo in conto la presenza dei Carabinieri, che transitando nel corso di un servizio di pattuglia hanno notato l’anziana donna in auto con i due uomini. Lei seduta nella macchina, con diverse banconote in mano. Questo ha insospettito i militari, che sono intervenuti e hanno salvato la 78enne. E hanno arrestato i due malviventi in flagranza di reato: i due, di 67 e 42 anni, entrambi di Napoli, ora dovranno rispondere di truffa.
Questa mattina l’arresto è stato convalidato e per loro è stato disposto, in attesa del processo, il divieto di allontanamento dal comune di Napoli, con obbligo di dimora e l’obbligo di permanenza in casa dalle ore 20 alle ore 6. La donna, invece, ha potuto tirare un sospiro di sollievo perché mancava davvero poco per cadere nella trappola.
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