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Si fingono poliziotti ed entrano nella casa di un imprenditore: legate e imbavagliate due donne, banditi in fuga con il bottino

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Momenti di terrore ieri a Roma, dove due donne sono state prese in ostaggio da tre finti agenti delle forze dell’ordine.

I malviventi avevano studiato bene il colpo: spacciandosi per agenti di polizia, hanno suonato alla porta di una donna, chiedendo di entrare per un accertamento.

Ma una volta che la padrona di casa, una donna di origine romena sposata con un imprenditore italiano, ha aperto la porta, si è trovata davanti tre persone con il volto nascosto dai passamontagna e con un’arma in mano.

La donna, che era in casa – un’abitazione al 6° piano in via Leone IV – in compagnia di un’amica sua connazionale, si è spaventata a morte.

I ladri hanno quindi preso le due donne e le hanno legate e imbavagliate con delle calze con stracci ricavati da alcune camicie, poi hanno costretto la moglie dell’imprenditore a rivelare la combinazione della cassaforte.

Dopo aver prelevato tutto quello che vi era all’interno – alcune migliaia di euro in contanti, gioielli e orologi di valore – sono fuggiti lasciando le due donne terrorizzate ancora legate e imbavagliate.

Dopo che i malviventi se ne sono andati, la padrona di casa è riuscita, anche se legata, ad abbassare il bavaglio.

Trascinandosi verso il balcone di casa, ha iniziato ad urlare per cercare di attirare l’attenzione di qualcuno.

E infatti le sue grida non sono passate inosservate e qualche vicino ha chiamato il NUE delle emergenze.

Sul posto è intervenuta una pattuglia della polizia: gli agenti si sono trovati davanti le due donne sotto choc. Le hanno slegate e si sono fatti raccontare l’accaduto.

”Abbiamo sentito bussare alla porta. Ho chiesto chi era. Mi è stato risposto che non mi dovevo preoccupare, che erano agenti e che dovevano entrare per fare un accertamento. Mi sono fidata ed ho aperto”, ha raccontato la padrona di casa alla polizia.

La polizia ha aperto un’indagine per cercare di risalire agli autori della rapina.

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