Shpalmen o un suo emulatore torna a colpire a Roma: feci sciolte su due automobili in sosta selvaggia nel quartiere di Trastevere.
Ancora feci sciolte sulle macchine a Roma, questa volta in due episodi ravvicinati a Trastevere. L’ultima vicenda di degrado narrata da Welcome to Favelas, ci porta su via Dandolo, storica strada del quartiere e a pochi passi da Villa Sciarra. Come ben visibile, Shpalmen – o un suo emulatore – è tornato a colpire, toccando questa volta le automobili ferma in sosta selvaggia.
Cacca sulle macchine in sosta selvaggia a Trastevere
Il “giustiziere” della sosta selvaggia ha fatto trovare la propria degradante sorpresa alcune mattine fa per le strade di Trastevere, dove almeno due automobili sono state vandalizzate dal depravato. A finire nel mirino di Sphalmen una Jeep e un’Audi SQ5 TDI, che si sono trovate tutti i vetri dei finestrini laterali impregnati di feci sciolte. Uno spettacolo indecoroso, che gli stessi cittadini della zona hanno voluto documentare con un video.
Le feci sulle auto in sosta selvaggia
Le due automobili, in questa vicenda, non erano accomunate solamente dallo schifoso atto vandalico. Infatti, entrambe erano posteggiate in malo modo su via Dandolo. I veicoli, in questa vicenda, sostavano irregolarmente con due ruote sul marciapiede della stessa strada, creando un disagio per i pedoni che dovevano attraversare quel passaggio lungo la tratta presente nel cuore di Trastevere.
Shpalmen: viene emulato a Roma?
Le segnalazioni di auto impregnate di cacca per le strade di Roma aumentano, con lettere di cittadini furiosi che riempiono anche la posta del nostro giornale. Forti di un’inchiesta fatta sulla personalità di Shpalmen, non possiamo che notare come il depravato abbia deciso di cambiare le proprie vittime nelle ultime settimane: niente più giovani donne che escono dai locali notturni della Roma Bene, ma bensì auto in sosta selvaggia. Un cambio di bersagli dopo quasi 12 anni di attività che lo ha reso l’incubo della movida romana, in un cambiamento anomalo e che – almeno a noi che abbiamo studiato il caso – tutto lascia presumere come dietro tutto ciò ci sia la mano di un emulatore. Sarà mai così?