Scandalo in un centro d’accoglienza nella provincia di Frosinone: cuoca faceva sesso con gli ospiti minori della struttura.
Scandalo a un centro d’accoglienza di Frosinone, dove un’operatrice teneva rapporti sessuali a pagamento con gli ospiti stranieri. Tanti dei ragazzi, come venuto fuori dalle testimonianze dei giovani e le conseguenze verifiche, erano minorenni. Ad aprire l’indagine sulla vicenda il racconto di un ragazzo egiziano, che per un periodo aveva tenuto una relazione amorosa e prettamente sessuale con l’operatrice.
Sesso con minori al centro d’accoglienza di Frosinone
Protagonista della vicenda una giovane cuoca del centro d’accoglienza nel territorio ciociaro, che all’epoca dei fatti aveva 33 anni. La donna avrebbe tenuto numerosi rapporti sessuali con i ragazzi del centro, ricompensando i minori con 50 euro a prestazione, vestiti o altri regali come telefonini. I fatti, come scoperto dalle indagini, si sarebbero svolti tra il 2015 e il 2016.
La condanna per la cuoca del centro d’accoglienza
La donna è stata condannata a due anni di reclusione. La giovane aveva conosciuto i ragazzi prestando servizio presso del Sant’Ambrogio sul Garigliano, dove svolgeva prettamente il ruolo di cuoca o addetta alle pulizie. Secondo le prove constatate dalla Procura, i rapporti sessuali con i minori nordafricani non avvenivano dentro al centro per minori senza genitori, ma bensì presso stanze a pagamento presenti nella zona di Frosinone.
Risse per avere rapporti sessuali con la giovane cuoca
La presenza della giovane cuoca all’interno del centro d’accoglienza, oltre all’occasione di mettere qualche soldo in tasca coi rapporti sessuali, aveva creato acredini tra le minoranze etniche presenti all’interno della struttura. Come verrà dimostrato da alcuni racconti dei giovani, e in particolare di 17enne egiziano, i minori arrivavano alle mani per contendersi un rapporto sessuale con la donna e i successivi regali.
Donna che, oltretutto, avrebbe inviato anche foto “hot” ai propri giovani amanti, probabilmente con l’intenzione d’invogliarli a organizzare degli incontri. Rapporti che nel concreto, però, avrebbero destabilizzato l’ambiente soprattutto sotto gli equilibri dei tumulti interni.