Roma. Dopo i copiosi nidi di api, le vespe orientalis e le tartarughe azzannatrici, ecco che nella vasta fauna capitolina tornano a fare capolino i serpenti. Uno degli ultimi avvistamenti che ha come protagonista il rettile è stato effettuato nel mese a Villa Verde, frazione del quartiere di Torre Gaia. Sono ben 5 i serpenti, non velenosi, che hanno trovato il loro “habitat di elezione” nel giardino di una casa.
Vespa Orientalis a Roma, ancora un nido in appartamento. L’esperto: ‘Colpa dei rifiuti’
I serpenti trovati nel giardino di casa
I fatti risalgono a qualche giorno fa. A far emergere la vicenda il racconto di un residente, secondo il quale pare che i rettili appartengano a due differenti specie. In particolare, si tratterebbe di quattro biacchi e di un Colubro di Esculapio soprannominato anche Saettone e spesso scambiato per una vipera. La presenza degli animali non passa certo inosservata ed anzi, non manca di generare nei cittadini una certa apprensione. Tuttavia, alcune circostanze non aiuterebbero nel tenere lontano i rettili dalle abitazioni. “Materiale edile vario o un luogo umido come una fontanella che perde acqua. Il serpente si avvicina a queste fonti ricche di risorse per facilitare il cambio della pelle”, spiega al Messaggero l’esperto Andrea Lunerti, il quale spesso interviene per far rientrare tali tipologia di emergenze. Ma non solo.
Catturare o uccidere i rettili
L’esperto ricorda poi come il mese di agosto sia il mese dei biacchi, ovvero quello in cui tali esemplari di serpenti sono nel pieno della propria attività. Tante, poi, le segnalazioni in cui gli si chiede come fare per catturali e persino per uccidergli. In merito, Lunerti ricorda come: “Uccidere un serpente è un reato in quanto si tratta di una fauna autoctona protetta e lo stesso discorso vale per la loro cattura, ad esempio, con una bottiglia con del latte dentro: si tratta di credenze popolari e prive di ogni fondamento”.
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