Sarebbe stato sequestrato, picchiato e accoltellato e poi abbandonato al suo destino. Così un 18enne è stato trovato in una pozza di sangue, riverso a terra, in una zona isolata ricadente nel piccolo paesino di Roccagorga (Latina). Immediatamente è scattato il ricovero d’urgenza in Ospedale dove il giovane, che aveva addosso ancora i segni evidente di una violenta aggressione, è giunto in gravi condizioni. Sul posto sono intervenuti anche i Carabinieri che hanno immediatamente avviato le indagini.
Tentato omicidio a Roccagorga il 30 maggio 2o23
Il tutto è successo l’altro ieri, martedì 30 maggio 2023. Una volta raccolti i primi elementi i Militari hanno avviato le indagini, partendo da quelle poche e frammentate informazioni ottenute dal malcapitato. Quindi, con l’ausilio di altro personale delle Stazioni di San Felice Circeo e Sezze, nel giro di poche ore, gli operanti hanno chiuso il cerchio, raccogliendo chiari e concordanti indizi nei confronti di quattro giovanissimi, tutti residenti in provincia, tra cui una donna ed un minorenne, ritenuti responsabili dell’efferato gesto.
Arrestate 4 persone in Provincia di Latina
Nel corso delle operazioni, sono stati recuperati gli abiti del gruppo, ancora sporchi di sangue, nonché un’auto in uso ad uno dei componenti del branco. La stessa che, secondo gli inquirenti, sarebbe stata utilizzata per raggiungere il piccolo comune di Roccagorga, dove sarebbe avvenuta l’aggressione; sequestrati anche circa 25 grammi di hashish. I quattro giovani, allora, sono stati sottoposti a fermo di indiziato di delitto. Gravissime le accuse a loro carico: dovranno rispondere di tentato omicidio e sequestro di persona. Tutti sono stati posti in stato di custodia cautelare, a disposizione delle competenti Autorità Giudiziarie, di Latina e per i minorenni di Roma, fermo restando – chiaramente – la presunzione di innocenza (ex art 115 bis cp, ndr). Il positivo e rapido esito delle indagini, fanno sapere dall’Arma, è stato il frutto di una sinergica e capillare rete informativa garantita dai presidi dell’Arma anche nei piccoli centri dei Monti Lepini, che quotidianamente garantiscono il controllo del territorio.
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