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Semina il panico a Roma minacciando di far esplodere il Vaticano, il giudice convalida l’arresto

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Roma

E’ stato convalidato l’arresto del 53enne di Guidonia che, sabato 18 agosto, a bordo di un autocarro aveva seminato il panico in strada a Roma, innescando un inseguimento da film. “Devo farlo esplodere in Vaticano“, sarebbero state le sue parole. Il gip del tribunale capitolino, su richiesta del pubblico ministero Nicola Maiorano, ha disposto la custodia cautelare in carcere.

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Roma, inseguimento da film

L’arrestato, il giorno dei fatti, sarebbe dovuto stare in casa: dal 31 luglio si trovava infatti ai domiciliari. Su di lui pendono 14 capi di imputazione: la procura gli contesta infatti reati che vanno dalla tentata rapina, al furto, alla violenza o minaccia a pubblico ufficiale, passando anche per il danneggiamento, il porto d’arma impropria (un coltello di 21cm con cui ha minacciato gli agenti, ndr), l’evasione e le lesioni.

Il gip convalida l’arresto del 53enne

L’uomo, secondo la ricostruzione degli inquirenti, ha di fatto seminato il panico nella Capitale, percorrendo a bordo dell’autocarro dapprima il Grande Raccordo Anulare e, successivamente, altre strade fino al centro della città, speronando le autovetture della polizia e altre autovetture di malcapitati automobilisti, nonché zigzagando e oltrepassando incroci, nonostante il semaforo rosso. Anche nei pressi di ospedali e zone molto frequentante.

La sua condotta, si legge negli atti, “ha seriamente messo in pericolo l’incolumità di altri utenti della strada che si sono imbattuti nello stesso nel corso del folle raid: anche in questo caso il soggetto ha mostrato totale disinteresse per l’incolumità altrui (di persone e di beni)”. Tutto sarebbe cominciato con il tentativo di rapinare una donna della sua Mini Cooper, minacciandola con una pietra, colpendo l’auto e tentando di aprire la portiera. Un inseguimento terminato, grazie alla polizia, in via Gregorio VII. Il difensore dell’arrestato, Paolo Barone, ha chiesto una perizia psichiatrica.

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