Avrebbe dovuto essere per lui una guida, accompagnarlo nel proprio percorso di crescita ma le cose erano ben diverse. Al centro della vicenda una maestra di matematica che non risparmiava le offese e le umiliazioni verso un suo piccolo alunno della quarta elementare. Parole offensive, “Somaro, asino, testa vuota. Hai 10 anni, ma sono più bravi i bambini della prima” quelle che la donna rivolgeva al bambino e per le quali adesso dovrà rispondere il tribunale, davanti al giudice. La maestra è ora indagata per maltrattamenti su minore.
Le continue umiliazioni della maestra nei confronti del bambino
I fatti si sono verificati a Terracina, una cittadina del sud Pontino in provincia di Latina. A seguito dei fatti, la procura di Latina ha chiesto per la maestra la sospensione dall’esercizio e orala decisione è passata nelle mani del giudice per le indagini preliminari. Richiesta che arriva dopo un anno di attacchi e a seguito della denuncia presentata dalla polizia alla preside. La vicenda è venuta a galla durante un’assemblea alla quale hanno preso parte anche i rappresentanti dei genitori. Dopo pochi minuti dall’inizio della riunione, ecco che la verità non ha esitato a venir fuori: “È una continua umiliazione davanti ai compagni. Soprattutto quando l’alunno veniva interrogato alla lavagna”. Un vero e proprio incubo per il bambino, spesso schernito dalla maestra alla mercé di tutti i compagni di classe.
La decisione del giudice
Come anticipato, ora la decisione sulle sorti della vicenda è nelle mani del giudice. Spetterà infatti a quest’ultimo stabilire se la donna potrà o meno continuare a lavorare nelle scuole elementari. La maestra, dal canto suo, verrà sottoposta all’interrogatorio di garanzia davanti la Gip e contro la sua posizione ci sono la denuncia della dirigente ed anche le testimonianze raccolte dalla Procura.