Storie di soldi in questa vicenda, dove dei dipendenti di un’azienda sarebbero arrivati a minacciare di morte un avvocato romano che li seguiva. Secondo le persone che avrebbero minacciato il legale, l’avvocato romano vinta la loro causa, si sarebbe appropriato di più del pattuito con l’azienda che rappresentava. Accuse di morte che, sentendo la voce dello stesso studio legale, sarebbero state estese anche a un collega dell’uomo.
Le minacce di morte all’avvocato romano
Secondo la voce dell’avvocato minacciato, lui avrebbe fatto tutto nella piena regolarità. Vinta la causa dove rappresentava una ditta edilizia, si sarebbe preso il compenso concordato per le spese legali. Soldi che però sarebbero stati contestati diversi mesi dopo la fine della causa legale, con un dipendente dell’azienda e sua moglie che avrebbero più volte chiamato l’avvocato e intimatogli di ridare i soldi che non gli spettavano. Chiamate che, con il passare delle settimane, sarebbero diventate sempre più minacciose, tanto da minacciare il legale di essere sparato dallo stesso dipendente sotto il portone di casa.
La figura del dipendente dell’azienda
Ma perché un’azienda edilizia invia un proprio dipendente alla riscossione di quei presunti soldi, invece di passare da un altro legale e con maniere più legali? Secondo le indagini, l’uomo era il capocantiere della ditta, che probabilmente aveva anticipato dei soldi all’azienda nel progetto edilizio che stavano portando a termine. Denaro che, secondo i riscontri, sarebbe andato perduto in quella che parrebbe essere la parcella del legale romano. Ecco perchè il dipendente si è messo in prima persone alla ricerca dei soldi, non tralasciando le “maniere forti” pur di riottenere il proprio denaro. Intanto, la difesa del legale nega irregolarità nella parcella del legale, evidenziando come “le fatture regolari verranno dimostrate anche in sede processuale”. Per la coppia di coniugi, invece, sono scattate momentaneamente i fermi viste le minacce.
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