Questa mattina si è tenuta una riunione urgente in merito alla riapertura delle scuole superiori prevista per domani 18 gennaio. Gli esperti del Comitato tecnico scientifico del Governo hanno ribadito al ministro della Salute di “garantire ove possibile la didattica in presenza“. Nota importante, però, è che il Cts si è aperto alla possibilità di una “valutazione autonoma da parte delle Regioni“.
Dal Lazio, intanto, arriva la conferma sulla riapertura di domani: “La Regione Lazio, come più volte ribadito in questi giorni, da lunedì 18 gennaio sull’apertura delle scuole secondarie si atterrà alla normativa nazionale”.
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La situazione attuale sembra per il momento essere confermata dal Cts: riapertura al 50% per Piemonte, Emilia Romagna, Lazio e Molise. Oltre alla Valle d’Aosta, il Trentino, la Toscana e l’Abruzzo, che sono già rientrate in classe, per le altre il rientro è previsto tra lunedì 25 gennaio e lunedì 1 febbraio. La riunione di questa mattina ha avuto come punto focale proprio la libertà decisionale di ogni Regione, in base agli effetti della pandemia e alle strutture presenti.
Ovviamente il colore delle Regioni modifica, come per Lombardia e Sicilia ad esempio, la data del rientro: in zona rosse è previsto il continuo della didattica a distanza. Per tanto di settimana in settimana potrebbero esservi delle modifiche specifiche per ogni Regione. Una ripartenza, tra polemiche e non, che vedrà circa 650mila studenti delle superiori rientrare in classe in (quasi) tutta Italia.