Nel Lazio da martedì, con il passaggio in fascia arancione, le scuole ripartiranno in presenza. «Da martedì nel Lazio ripartono le scuole in presenza: asili, elementari e medie», ha scritto Zingaretti. «Dopo Pasqua potranno riaprire invece le superiori, garantendo agli studenti di fare il tampone rapido gratuito e senza certificato medico in tutti i drive in della regione». Dal 7 aprile le attività didattiche delle scuole superiori si svolgeranno in presenza al 50% e fino a un massimo del 75% della popolazione studentesca.
Le ordinanze che cambiano tutto
Tuttavia, da qualche ora, alcuni Sindaci della Regione Lazio stanno firmando delle ordinanze che impediscono l’apertura delle scuole i giorni 30 e 31 Marzo. E’ il caso del Sindaco di Rieti, Antonio Cicchetti, il quale ha dichiarato «Sto per firmare l’ordinanza che dispone la chiusura, nei giorni 30 e 31 marzo, delle attività in presenza degli istituti comprensivi, delle scuole dell’infanzia e dei nidi presenti su tutto il territorio comunale.» Ma anche di Pietro Tiddei, il Sindaco di Santa Marinella:«A chi sostiene che la curva è in discesa faccio presente che il 25 febbraio cioè un mese fa avevamo in città 19 positivi ed oggi invece siamo a quota 65. Alla faccia della discesa! Per questo domani firmo l ordinanza per il mantenimento della chiusura delle scuole con la didattica a distanza sino a dopo Pasqua. Chiedo scusa ma la salute è più importante di ogni cosa. Altri 2 giorni di chiusura fanno bene alla salute» E ancora Roberta Tindari, Sindaca di Terracina «I numeri del contagio nel comprensorio continuano a destare apprensione. Numerosi gli studenti e i docenti che si spostano tra i comuni limitrofi. Al rientro tamponi direttamente a scuola per i ragazzi che vorranno eseguirli.» Ed infine, il Sindaco di Frosinone Nicola Ottaviani, consiglia di tenere i ragazzi a casa i giorni 30 e 31 marzo: «Il livello di diffusione del virus è ancora troppo alto e il numero di pazienti ricoverati in ospedale, con le relative varianti, continuano a sconsigliare di riprendere, per martedì e mercoledì, la didattica in presenza, interrompendola il giorno dopo per le festività pasquali. Il buon senso e la ragionevolezza ci inducono a sostenere che, per due giorni, non cambia certo il livello di preparazione dei nostri ragazzi ma, forse, diamo maggiore sicurezza ai nonni, alle famiglie e alle persone più fragili, in attesa dell’incremento delle dosi vaccinali. Per i genitori che non manderanno i figli a scuola, martedì e mercoledì prossimo, per ragioni diverse rispetto a quelle di salute, sarà possibile inviare, già da lunedì in via preventiva, la giustificazione classica, attinente a motivi di famiglia o, anche, in questo caso, di buon senso, senza alcuna certificazione medica. Quando non è possibile praticare le soluzioni migliori in assoluto, è sufficiente portare avanti quelle più opportune, per tutelare l’incolumità e la salute della nostra comunità. Una Dad in più, non sarà, certo, la fine del mondo.»