Era nascosto al di sotto del pavimento e vi si accedeva mediate una botola. Una volta percorsa la scaletta sottostante, vi si ritrovava all’interno di un piccolo e decisamente angusto spazio, contenente solo lo stretto necessario. Quella appena descritta potrebbe sembrare la scenografia di un film poliziesco o giallo, invece è tutto vero. Ritrovato un covo-bunker in provincia di Latina e precisamente a Formia, cittadina del sud pontino. I fatti sono avvenuti ieri mattina grazie al lavoro congiunto delle forze dell’ordine. La perquisizione che ha permesso di rinvenire il covo è stata effettuata nell’ambito delle indagini circa il tentato omicidio di Gustavo Bardellino, consumatosi nel febbraio 2022. Le indagini che hanno portato alla perquisizione sono state coordinate dalle Direzioni Distrettuali Antimafia di Roma e Napoli.
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Il ritrovamento del covo-bunker ieri mattina a Formia
Un lavoro sinergico quello che ha permesso il ritrovamento del covo bunker a Formia. Infatti, come dicevamo, nella mattinata di ieri, 26 luglio, durante una perquisizione eseguita dalla Polizia di Stato (Squadra Mobile di Latina e Commissariato di Gaeta, con il coordinamento del Servizio Centrale Operativo), dal Comando Provinciale Carabinieri di Latina (Nucleo Investigativo e Compagnia di Formia), dal ROS e dalla Direzione Investigativa Antimafia, è stato ritrovato un piccolo vano sotterraneo alto 170 cm. Il vano si trovava all’interno di un appartamento in passato riconducibile al noto esponente dei clan dei casalesi Antonio Bardellino.
Le indagini per il tentato omicidio di Gustavo Bardellino
Al locale, ritrovato occultato al di sotto di un pavimento, si accedeva mediante una botola situata su binari scorrevoli ed una scaletta. Al suo interno è presente una panca e una lampadina, in uno spazio molto angusto, di circa 120 x 100 centimetri. Ora, come anticipato, la perquisizione è stata eseguita nell’ambito delle attività investigative per il tentato omicidio del 43enne Gustavo Bardellino, avvenuto nel febbraio 2022.