Marito e moglie avevano una lista di assidui clienti, nascosti dalla città.
Un viavai sospetto alle porte di Roma, tra la bucolica campagna marito e moglie gestivano un folto traffico di stupefacenti, con una clientela selezionata che si recava da loro e lontano dalla cittadina e dai controlli.
Spaccio a San Cesareo, marito e moglie gestivano lo spaccio dalla campagna
I carabinieri del Nucleo operativo della Compagnia di Palestrina nelle prime ore di martedì 12 giugno hanno eseguito la misura di custodia cautelare nei confronti di un uomo e una donna, gravemente indiziati del reato di spaccio di sostanze stupefacenti.
La misura è il risultato di una lunga indagine iniziata lo scorso febbraio dopo che le autorità avevano sottoposto a controlli un acquirente. Dai controlli è emersa l’esistenza di un fenomeno diffuso di spaccio di sostanze stupefacenti a San Cesareo.
Gli indagati sono accusati di aver illecitamente operato all’interno di un’area rurale, da loro considerata “sicura” proprio perché lontana dal centro cittadino, dove si concretizzavano assidue cessioni di sostanza stupefacente durante l’arco di tutta la giornata. Il rilevante giro di affari ha permesso agli indagati lo smercio di grandi quantità di cocaina, così come documentato nell’ambito dell’attività tecnica compiuta dai carabinieri sotto l’egida della Procura di Tivoli. Nel corso delle indagini i militari hanno scoperto, a riscontro dell’attività investigativa, 4 assuntori per violazione della legge sugli stupefacenti, con il conseguente sequestro di sostanze di tipo cocaina e hashish. L’indagine, condotta dal Nucleo operativo della Compagnia di Palestrina, ha consentito alla Procura della Repubblica di Tivoli di richiedere e ottenere dal Giudice per le indagini preliminari, l’applicazione della misura cautelare per i due indagati, uno dei quali tradotto in carcere. La donna è stata invece sottoposta agli arresti.