Ha avuto “vita breve”, dopo la diffusione del video, il rapinatore di via di Tor de Cenci. Il giovane uomo, infatti, è stato arrestato ieri pomeriggio intorno alle ore 17 dagli agenti della polizia di Stato del Distretto di Tor Carbone, dopo un’attenta analisi delle immagini registrate dalle telecamere di sicurezza e dalla capillare ricerca nel campo rom di Via Candoni.
Pronto per la fuga
Il ragazzo si era infatti nascosto nel campo nomadi di via Candoni. Lì, all’interno di un modulo abitativo, stava preparando una borsa con soldi e vestiti per poter scappare. Dopo che tutti avevano visto il suo volto, aveva capito che presto le forze dell’ordine lo avrebbero rintracciato e per questo aveva pensato di far perdere le proprie tracce. Ma i calcoli del giovane, un 35enne nato a Roma ma di origine straniera, sono stati sbagliati. Alla vista della pattuglia, l’uomo ha tentato la fuga, ma gli agenti lo hanno fermato.
I poliziotti, dopo averlo bloccato, lo hanno sottoposto a fermo di polizia giudiziaria con l’accusa di rapina e portato nel carcere di Regina Coeli a disposizione della Magistratura, in attesa della convalida dell’arresto. Gli agenti sono ora alla ricerca del complice, l’uomo alla guida della Panda, di cui è stata vista benissimo la targa grazie al video ripreso dalla telecamera di sicurezza.
La rapina a Tor De’ Cenci
La scena si svolge in pieno giorno in via di Tor De’ Cenci, zona periferica della Capitale, alle 18:38. La strada è praticamente deserta, fatto salvo per la presenza di due persone di circa 60 – 65 anni anni. I due stanno parlando accanto all’auto di uno di loro. Probabilmente discutono in merito a un problema dell’auto, perché il primo gli indica la vettura, la apre e gli indica qualcosa. In quel momento il malvivente, un ragazzo straniero, arriva a piedi, si avvicina e finge di urtarli, chiedendo scusa e proseguendo di poco.
In realtà sta solo “prendendo le misure”, per capire chi dei due può rapinare. Uno, infatti, ha uno zaino. L’altro, invece, ha una catenina d’oro al collo. Ed è questo, il proprietario della macchina, quello che evidentemente il ladro reputa essere la vittima migliore. Il ragazzo, tornato indietro, si avvicina nuovamente, stavolta con la scusa pronta. Ma anche qualcun altro, senza farsi notare, si è nel frattempo avvicinato: è una Panda blu, che in retromarcia si è posizionata a pochi metri di distanza dai due amici che stavano chiacchierando.
Lo scippo e la fuga
“Via del Gruppo?”, chiede il ragazzo, dopo aver prima sorpassato di nuovo i due amici e poi essere tornato indietro di due passi. Le vittime, non capendo cosa stesse dicendo, chiedono di ripetere. Il giovane lo fa, avvicinandosi di più. E questa è la scusa per mettere, fulmineo, la mano sul collo dell’uomo con i pantaloncini e rubargli la catenina che indossava. In un attimo il giovane prende la via di fuga verso l’auto del complice, che – motore acceso – lo attende pochi metri più avanti.
A nulla serve la rincorsa dei due amici, che provano a prendere il ladro. Il malvivente, salito velocemente nella vettura, riesce a far perdere le proprie tracce. Tutta la scena viene ripresa da una videocamera di sorveglianza, che mostra nitidamente il volto del giovane, oltre a far riconoscere l’accento. Mandato alla pagina social Welcome To Favelas, il video ha scatenato le reazioni furiose degli utenti.