Sarà un venerdì nero sul fronte trasporti nel Lazio. Nella Capitale, ma non solo, metro, bus e tram saranno a rischio. Così come saranno a rischio i treni perché il personale dell’azienda Trenitalia ha deciso di incrociare le braccia e di fermarsi, causando non pochi disagi ai pendolari, a pochi giorni dal Natale. E sempre nel fine settimana, quando molti, dopo il lavoro o una settimana di studi, decidono di tornare a casa, a bordo di un treno.
Treni a rischio nel Lazio venerdì 16 dicembre 2022
Come ha fatto sapere l’azienda Trenitalia, le segreterie regionali dei sindacati FILT-CGIL e UILTRASPORTI, in adesione a uno sciopero generale regionale, hanno proclamato uno stop del personale del Gruppo FS Italiane con sede nella regione Lazio. E i lavoratori, quindi, incroceranno le braccia dalle 09:01 alle 16:59 del 16 dicembre: in questa fascia oraria i treni potranno essere a rischio, accumulare ritardi o addirittura non partire.
Come sempre, però, saranno garantiti i servizi essenziali nelle fasce orarie di maggiore frequentazione, quindi dalle ore 6:00 alle ore 9:00 e dalle ore 18:00 alle ore 21:00. Saranno regolari le frecce e i treni a lunga percorrenza.
Perché ci sarà lo sciopero generale a Roma e nel Lazio
Dopo lo sciopero del 2 dicembre, è prevista un’altra giornata nera a Roma (e in tutto il Lazio). Le principali sigle sindacali, infatti, hanno organizzato una manifestazione nazionale generale contro la Legge di Bilancio 2023. Le regioni coinvolte saranno Basilicata, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Molise, Sardegna e Toscana: modalità diverse, stesse motivazioni perché tutti scenderanno in piazza, da Nord a Sud, per chiedere al Parlamento di modificare la legge di bilancio, adeguandola alle esigenze e ai bisogni reali delle persone.
Sciopero dei trasporti a Roma venerdì 16 dicembre 2022: a rischio metro e bus, gli orari
A Roma si fermano metro, bus e tram
A Roma, quindi, oggi sarà a rischio il trasporto pubblico. E per ben 24 ore. I sindacati in una nota hanno spiegato i motivi della protesta: “In un momento drammatico per il nostro Paese e per l’Europa, forse uno dei più bui della storia recente, il Governo sdogana una manovra che colpirà, paradossalmente, le persone più povere, aumentando le disuguaglianze e l’ingiustizia sociale, mortificherà il lavoro stabile e pubblico, aprendo le porte a una maggiore precarietà e alle privatizzazioni e che, lungi dal contrastare l’iniquità fiscale, finirà con il premiare gli evasori. Di fronte a questo scempio dei diritti e a questa reiterata offesa della dignità delle persone, la risposta del sindacato è lo sciopero generale”. Che è previsto per la giornata di oggi. Che sarà nera per i pendolari.