Sciopero benzinai arriva l’ok del Garante. Salvo nuovi colpi di scena il blocco dei distributori dei carburanti in programma per dal 25 al 26 gennaio 2023 ci sarà. L’organo di vigilanza sugli scioperi ha dato il proprio benestare e dunque, tra pochi giorni, i gestori incroceranno le braccia per circa 48 ore.
Sciopero benzinai gennaio 2023 quanto durerà e quando finirà
Nel dettaglio, come anticipato in questo articolo nei giorni scorsi, lo sciopero inizierà dalle ore 19.00 di martedì 24 gennaio fino alle ore 07.00 di mercoledì 27 gennaio. A fermarsi sarà l’intera rete dei distributori di carburanti: pompe chiuse dunque sia per quanto riguarda la rete urbana ordinaria che quella autostradale con inevitabili ripercussioni per i cittadini. Anche per questo il Garante sugli scioperi ha chiesto una “riduzione” – si legge sull’Ansa – “al fine di limitare i disagi a cui, inevitabilmente, andrebbero incontro gli utenti”.
Le motivazioni e il perché dello sciopero dei gestori
La mobilitazione è stata indetta dai Sindacati Faib-Confesercenti, Fegica e Figisc-Confcommercio. La protesta è indirizzata al Governo ‘colpevole’ secondo gli esercenti di aver scaricato su di loro la colpa degli aumenti di inizio 2023 sul prezzo di benzina e diesel, schizzati nuovamente sopra la soglia (in alcuni casi), dei 2 euro. I dati ufficiali del Ministero e le rilevazioni settimanali pubblicate online (le potete leggere qui) continuano tuttavia ad evidenziare un quadro piuttosto chiaro dove ad incidere fortemente sul prezzo dei carburanti sono ancora le accise; ed essendo venuto meno lo sconto in vigore fino al 31 dicembre 2022 il prezzo è tornato di colpo a salire. Ma quanto costa Ad oggi il prezzo medio rilevato sulla rete nazionale è di 1,81 euro/litro per la benzina e di 1,86 al litro per il diesel, con quest’ultimo in calo rispetto al precedente aggiornamento.
Sciopero benzinai, pompe di benzina aperte o chiuse? Possibili disagi e problemi