Importanti sviluppi in merito allo scheletro ritrovato in via Ettore Fieramosca, al Pigneto. Dalle prime analisi, risulta che il corpo sia quello di una donna, ultratrentenne, e che questa donna abbia avuto figli. Non è ancora stata stabilita, invece, la data in cui risale il decesso. Una mascherina ritrovata nei pressi dello scheletro, tuttavia, induce gli esperti a ritenere che la donna sia morta o durante o nelle fasi immediatamente successive all’emergenza sanitaria da Covid-19. Ergo, circa un anno fa.
Andreea Rabciuc e il mistero dei resti ritrovati al Pigneto: cosa c’era nel terreno accanto allo scheletro
Lo scheletro ritrovato al Pigneto era di una donna con figli
Arrivano importanti sviluppi in merito al ritrovamento di uno scheletro in via Ettore Fieramosca, al Pigneto (Roma). La maxi consulenza disposta dalla procura di Roma ha infatti dato un primo verdetto: il corpo ritrovato era di una donna e, cosa più importante, dalle ossa del bacino risulta che abbia avuto uno o più figli. La donna aveva sicuramente più di trenta anni. Ancora si ipotizza che lo scheletro sia da attribuire ad Andreea Rabciuc, la romena 28enne sparita da Jesi il 12 marzo dello scorso anno, ma ancora non c’è certezza su questo dettaglio. Anche perché non è ancora stato possibile datare lo scheletro. Nei pressi del corpo è stata ritrovata una mascherina: un elemento che induce gli esperti a ritenere che la donna sia morta o durante o nelle fasi immediatamente successive all’emergenza sanitaria da Covid-19.
La ricostruzione della vicenda
Lo scheletro è stato ritrovato lo scorso 30 giugno in via Ettore Fieramosca, al Pigneto. Il corpo è stato estratto da un canale di scolo durante i lavori di sfalcio e pulizia da una ruspa su un’area delle Ferrovie dello Stato. Accanto allo scheletro sono stati rinvenuti molti oggetti, tra cui una collanina argentata con un crocifisso come ciondolo, uno zaino in tessuto di nylon nero con la scritta ‘Love Denny Rose’. E ancora un accendino blu con la foto di Che Guevara, due bracciali, uno in gomma, bordeaux, con una scritta bianca ‘Justo’ e l’altro con perline in plastica viola.