Nuove testimonianze ed elementi si aggiungono all’inchiesta portata avanti dalla Procura di Bologna che riguarda gli abusi avvenuti all’interno della palestra di ginnastica artistica di Imola, all’interno della quale si allena la Ginnastica Biancoverde. Un’altra testimonianza che proviene da un’ex atleta che riporta i proprio dolorosi trascorsi in una lettera pubblicata dall’associazione ChangeTheGame.
Scandalo sui maltrattamenti delle ex atlete della Biancoverde
Dopo i primi racconti, e le denunce di quattro ex ginnaste, che hanno trovato il coraggio di esporre penalmente i maltrattamenti subiti dalla mano della loro allenatrice, la quale è stata raggiunta da un avviso di garanzia con apertura di un fascicolo per l’ipotesi di reato di maltrattamenti e stalking, ora arriva l’ennesima testimonianza. Un’altra ragazza racconta la propria drammatica esperienza all’interno della palestra: “Prendeva la pelle delle cosce con due dita per mostrare i ‘buchini’ che rendono visibile la cellulite. Ci pesava ogni giorno e teneva anche in questo caso lo ‘storico’ su un foglio, oppure ci puniva con la fune o con esercizi per gli addominali se cadevi dalla trave, così poi ci risalivi che eri sfinita. Questa allenatrice mi obbligò a fare tante volte la fune che mi sanguinavano i calli sulle mani per le parallele”. E poi, oltre ai maltrattamenti fisici, anche quelli psicologici, reiterati, pesanti e opprimenti: “Senza parlare dell’abuso psicologico che si compiva con una gogna pubblica, nel dare i voti alla fine dell’allenamento dell’attrezzo, su un foglio in bella vista usando i colori. Il blu scuro veniva utilizzato per umiliarci davanti alle compagne”.
L’ennesima denuncia: ”Non dovrebbe essere a contatto con dei bambini”
Per la ragazza che scrive, e che ha trovato al forza di denunciare gli accaduti, la donna in questione: “Ne ha fatte e ne fa tante. Non dovrebbe nemmeno essere a contatto con dei bambini. Comunque, nel caso della collegiale c’erano anche altri tecnici presenti, ma nessuno fece nulla. Purtroppo, a quei tempi si sapeva ma si stava zitti. E ancora in tante circostanze è così. Per me è già importante che la verità sia finalmente pubblica. Purtroppo finché sei dentro, non ti rendi conto di essere una bambina vittima di abusi”.
La lettera pubblicata dall’associazione ChangeTheGame
Di seguito vogliamo proporvi la lettera completa di denuncia, pubblicata di recente dall’associazione ChangeTheGame e diffusa anche attraverso i canali social: