Il feretro di Sandra Milo è arrivato in Campidoglio, a Roma, dove è stata allestita la camera ardente per l’attrice. Per l’ultimo saluto a ‘Sandrocchia’ è stata aperta al pubblico dalle 10 di martedì 30 gennaio 2024 la Sala della Protomoteca. Ad attendere la bara dell’attrice l’assessore alla Cultura di Roma Capitale, Miguel Gotor.
I funerali di Sandra Milo, invece, si svolgeranno mercoledì 31 gennaio alle ore 12 nella Chiesa degli Artisti a Piazza del Popolo.
Le parole di Debora Argas, la figlia di Sandra Milo
“A Roma ha trovato il suo successo e ha sempre condiviso tutto: gioie, dolori e ascese. Successi e insuccessi, perché tutti li abbiamo nella nostra vita e ha sempre pagato in prima persona per i suoi errori”. Lo ha detto Debora Ergas, la figlia di Sandra Milo, arrivata in Campidoglio per la camera ardente dell’attrice. “Il cinema a volte l’ha osannata e a volte l’ha dimenticata. Lei però ha sempre donato agli altri: se ne è andata da questo mondo senza nemmeno una casa di proprietà, perché ha donato tutto sempre a chi ne aveva più bisogno. E’ stata capo famiglia di sé stessa ed è stata una grande mamma”.
“Mia mamma ha sempre combattuto per le battaglie civili, per gli ultimi. Per la violenza alle donne negli anni ’60 quando nessuno ne parlava. Per il diritto al divorzio e per gli stipendi uguali”, ha ricorda Ergas, parlando ai giornalisti accanto a suo fratello. “Si è battuta perfino per il fine vita e l’autodeterminazione: perché ognuno se ne potesse andare da questo mondo quando e come volesse”, ha concluso la donna visibilmente commossa.
Le parole di Ciro De Lollis
“E’ sempre stata molto presente con noi, mi ha stretto la mano fino all’ultimo respiro. Una parte di me se n’è andata con lei lassù in cielo”. A dirlo Ciro De Lollis, figlio di Sandra Milo, arrivato insieme alla sorella Debora Ergas alla camera ardente dell’attrice allestita in Campidoglio, a Roma. “La mia mamma era veramente sincera, bella, dolce, apprensiva, con una pazienza fuori dal comune – ha aggiunto -. Ha sempre fatto qualsiasi cosa per noi. Grazie a tutti per l’affetto che le state dando, lo sentiamo bene”.