Avevano tallonato la giovane donna, cercando il momento e il punto giusto per rapinarla della borsa che aveva con sé. Ma la reazione inaspettata della ragazza, che non aveva mollato la presa, aveva disorientato uno dei due malviventi, che alla fine aveva dovuto desistere e risalire in auto dal complice, che aveva dato gas ed era ripartito.
La scena, ripresa dalle telecamere di videosorveglianza private in Via della Rotonda, a Tor San Lorenzo di Ardea, avevano documentato tutto. Il tentativo di rapina era avvenuto nella mattinata di domenica, alle 7:45, approfittando del fatto che a quell’ora ancora non transitava molta gente nella strada. I due ladri non potevano immaginare né che la loro vittima avrebbe difeso con tale forza la sua borsetta né che sarebbero stati immortalati dalle videocamere.
Auto rubata riconosciuta dai proprietari
“È la mia macchina!”, ha commentato un nostro lettore domenica, dopo aver visto l’articolo con il video che mostrava del tentativo di borseggio subito dalla donna. Poi Matteo ha anche specificato meglio, mettendosi in contatto con la redazione. “Noi non siamo di certo dei ladri: l’auto ci è stata rubata qualche giorno fa ad Anzio, in via Nettunense al chilometro 30,700, all’interno di un parcheggio, davanti al posto di lavoro del fratello del ragazzo. Solitamente la usano mio fratello e mio padre. Già il giorno del furto abbiamo presentato la denuncia ai carabinieri, ma fino a quando non abbiamo visto il video non avevamo idea di dove fosse finita: pensavamo che fosse stata venduta all’estero o cannibalizzata”.
Immediatamente il video è stato fatto vedere ai carabinieri di Ardea, mentre Matteo e suoi familiari hanno iniziato a cercare nei dintorni della tentata rapina. E, proprio grazie alle immagini diffuse ormai ovunque, sono iniziate ad arrivare le segnalazioni della presenza della Fiat Panda bianca. L’auto è stata trovata la mattina di lunedì a Pomezia, in zona Santa Palomba, abbandonata vicino a un salumificio.
Finita la benzina
La macchina, a cui era stato rotto il tappo del serbatoio del carburante, era ormai quasi senza benzina. Oltre a questo, l’unico altro danno fatto dai ladri era quello alla serratura dello sportello e al quadro di accensione, per metterla in moto. “Per il resto per fortuna è intatta”, ha confermato il proprietario. “Dentro non hanno toccato nulla, hanno lasciato tutti i documenti della vettura, anzi, hanno pure dimenticato uno zainetto che non è nostro, che ovviamente hanno preso i carabinieri per le indagini”.
La preoccupazione dei proprietari è quella di far riconoscere la Panda come una macchina “pulita”. “Non vorrei – precisa Matteo – che chi vede la mia auto la scambi per quella di un ladro. Quindi la mostro a tutti, specificando che noi siamo vittime esattamente come la donna che stava subendo il borseggio“.
Abbandonata la Panda per rubare un’altra auto
Ad avvisare i proprietari che la Panda fosse a Santa Palomba un messaggio postato sulla pagina del nostro giornale. “La tua auto è in un parcheggio dopo Pomezia: hanno abbandonato la tua e hanno rubato quella di mio fratello, contattami in privato“. Il meccanismo, utilizzato già per rubare l’auto precedente, prosegue. I malviventi continuano a rubare vetture, utilizzandole per commettere crimini fino a quando il serbatoio del carburante è pieno. Poi le abbandonano, per rubarne altre.
In questo modo hanno sempre macchine diverse e sono meno identificabili (oltre a non pagare neanche il carburante). Il modus operandi sembra andare avanti ormai da un bel po’, nella zona compresa tra Anzio e Pomezia. I due, tra cui l’uomo rasato immortalato dalle telecamere, sembrano essere sempre gli stessi.
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