Non si è fermato nemmeno nel vedere il visetto innocente di quel bambino stampato nei bussolotti. Senza pensarci due volte ha rubato i contenitori in cui le persone di buon cuore stavano raccogliendo i fondi per dare una speranza a Bryan, il piccolo di poco più di 2 anni di Guidonia Montecelio affetto da un brutto tumore. Ma l’uomo, un 44enne pluripregiudicato, non si è accorto di essere ripreso dalle videocamere di sorveglianza dei negozi dove i bussolotti erano stati posizionati per la raccolta.
Raccolta fondi per Bryan
La raccolta fondi per il piccolo Bryan era iniziata ormai da qualche mese a Tivoli e Guidonia ed erano diversi i negozi che avevano richiesto di posizionare i bussolotti dove raccogliere i soldi destinati alle cure del bambino, affetto da una grave malattia oncologica. L’attività benefica era stata accolta benissimo dai residenti delle due città, che avevano risposto con entusiasmo, e i bussolotti si stavano riempiendo. Ma R.C. ha pensato di approfittarne: fingendosi cliente, è entrato in diverse attività commerciali che avevano aderito all’iniziativa e, aspettando l’attimo in cui l’esercente veniva distratto da qualcos’altro, ha portato via i bussolotti con tutto il denaro. Ma non solo: in alcuni casi l’uomo ha rubato anche i soldi contenuti nelle casse, visto che i bussolotti erano posizionati proprio vicino al registratore di cassa.
Le indagini della polizia
Ma il 44enne non ha fatto i conti con le riprese delle videocamere, che mostravano chiaramente le sue mosse. Una volta denunciati i vari episodi alla polizia, gli agenti del Commissariato di P.S. “Tivoli” hanno avviato le indagini, al termine delle quali sono riusciti ad identificare l’uomo. I poliziotti hanno quindi eseguito un decreto di perquisizione locale e personale nei suoi confronti, che hanno consentito il sequestro di capi di abbigliamento indossati in occasione dei furti che, unito agli accertamenti biometrici rilevati, hanno inequivocabilmente consentito l’identificazione del pregiudicato.
Lo sdegno dei residenti
“Mamma mia senza parole…. Non esiste vergogna”, “Che pena che mi fanno!! Gente schifosa”, “Senza parole, uno schifo cosi non si può sentire”: questi sono solo alcuni delle decine di commenti dei cittadini, sdegnati da quanto commesso dall’uomo. I gesti predatori, ripetuti in modo seriale presso bar, pizzerie, sale slot ed altri esercizi commerciali di Tivoli e Guidonia che si erano resi disponibili a esporre i salvadanai per la raccolta fondi, hanno suscitato forte sdegno tra la popolazione tiburtina.