Un “uomo dispotico e, a volte, violento” che “viveva in una condizione di totale isolamento dal resto del mondo, litigando spesso con la moglie, cui vietava di uscire di casa”. Il gip descrive così la personalità di Giulio Camilli, in carcere per l’omicidio della moglie Rosa D’Ascenzo avvenuto a Sant’Oreste, in provincia di Roma, la sera dell’1 gennaio.
Femminicidio Sant’Oreste, resta in carcere l’uomo sospettato di aver ucciso la moglie
Femminicidio a Sant’Oreste, morta la 71enne Rosa D’Ascenzo
Secondo il gip, “all’odierna udienza l’indagato non è apparso affatto confuso o agitato, ma solo chiuso in un volontario silenzio, determinato a non collaborare in alcun modo con la Autorità. Emblematico, in tal senso, l’iniziale rifiuto di firmare il verbale per una lamentata incapacità, subito superata su richiesta del difensore, mentre risulta dagli atti che il 3 gennaio scorso, alla presenza del pm per venuto ad interrogarlo, declinava le proprie generalità, dichiarando di non voler rispondere alle domande sul fatto contestatogli”. Il gip infine spiega che la misura cautelare di massimo rigore era giustificata dalla particolare pericolosità dell’indagato.
Resta in carcere l’uomo fermato due giorni fa con l’accusa di aver ucciso la moglie nel comune di Sant’Oreste, in provincia di Roma. Il gip di Tivoli ha accolto la richiesta di custodia in carcere presentata dalla Procura. Nell’udienza di convalida il pastore 73enne si sarebbe avvalso della facoltà di non rispondere. La sera dell’1 gennaio Rosa D’Ascenzo era arrivata senza vita in ospedale, portata in auto dal marito che aveva raccontato di una caduta accidentale sulle scale di casa dovuta a un malore.
La ricostruzione dell’accaduto: cosa è successo a Sant’Oreste
Sono in corso indagini da parte dei carabinieri sulla morte di Rosetta D’Ascenzo. L’uomo avrebbe riferito che la moglie era caduta dalle scale nella loro abitazione in una zona rurale di Sant’Oreste, comune della provincia di Roma.
I medici, constatato il decesso dell’anziana, hanno fatto partire una segnalazione ai militari di Civita Castellana che hanno poi avvisato i carabinieri di Rignano Flaminio. La posizione dell’uomo, che è stato inizialmente portato in caserma, è al vaglio dell’autorità giudiziaria di Tivoli. Non è escluso, infatti, che si tratti di una morte violenta. Nella casa dell’uomo sono stati trovati alcuni oggetti sporchi di sangue. Al momento l’ipotesi è quella dell’omicidio.