Pare che a Roma la lotta al degrado si faccia remando al contrario. Almeno in certi settori. Ma i cittadini, quelli che amano davvero la Capitale, non ci stanno. E così circa trenta comitati di quartiere e associazioni da tutti i quadranti della città si sono organizzati per chiedere conto all’amministrazione Gualtieri dell’insostenibile stato di degrado in cui versano rioni e quartieri. La denuncia è incentrata sull’abbandono indiscriminato di rifiuti e sulla necessità di un cambio di passo riguardo il recupero del decoro urbano, per superare situazioni che ormai assumono il carattere di una vera e propria emergenza sanitaria.
Mancato rinnovo del bando per le fototrappole
Le richieste sono state esposte in una PEC che tutti i soggetti, aderenti alla RCR (Rete dei comitati di Roma), hanno inviato simultaneamente, giovedì 10 novembre u.s., al sindaco Roberto Gualtieri, all’assessore all’Ambiente Sabrina Alfonsi, al presidente della Commissione Ambiente dell’Assemblea Capitolina Giammarco Palmieri e al comandante generale della Polizia Locale di Roma Capitale Ugo Angeloni.
Nella lettera si chiede anzitutto il perché del mancato rinnovo del bando, scaduto lo scorso 31 luglio, per la fornitura e gestione delle videocamere utilizzate per il contrasto all’abbandono dei rifiuti. Le cosiddette “fototrappole” si erano rivelate un ottimo strumento in mano al NAD (Nucleo Ambiente e Decoro della Polizia Locale) per individuare e sanzionare migliaia di trasgressori e limitare la creazione delle mini-discariche cittadine.
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Soppressione del Nucleo Ambiente e Decoro della Polizia Locale
Comitati e associazioni dichiarano il dissenso nei confronti dell’amministrazione che sta operando, di fatto, un depauperamento del NAD sino a giungere alla soppressione del nucleo. Così facendo si disperde un patrimonio di conoscenza ed esperienza che aveva dimostrato efficacia ed efficienza difficilmente rintracciabili nell’amministrazione capitolina. A sostegno di tale tesi, nella lettera vengono riportati alcuni dati dell’attività del NAD nei 4 anni di operatività.
Ci sono state un totale di quasi 32.000 sanzioni per scarico illecito di rifiuti, oltre 6.300 nel solo 2020. Se si considera che i 15 gruppi territoriali della Polizia Locale hanno elevato un totale di sole 39 sanzioni nel 2020, si ha la misura della straordinaria efficacia dimostrata dal NAD nel contrasto al degrado da rifiuti. Nella missiva si evidenzia come possa apparire inverosimile il progetto, oramai notorio, di annullamento del NAD con passaggio del compiti ai gruppi territoriali, i cui dati sopra riportati ne palesino la non competenza a contrastare efficacemente il fenomeno dell’abbandono dei rifiuti.
Motivazioni incomprensibili
Nel documento viene anche ricordata la capacità di ascolto dei cittadini dimostrata dagli agenti del NAD. Un raro esempio di eccellente amministrazione che andrebbe tutelato e potenziato. Invece verrà chiuso. Ma le motivazioni sono incomprensibili da tutti coloro che conoscono il NAD. La richiesta, di associazioni e comitati all’amministrazione Gualtieri è di rivedere la decisione di smembramento del NAD e procedere, viceversa, ad un potenziamento del gruppo, affinché continui proficuamente l’attività di tutela ambientale e di contrasto al degrado.
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