Approfitta dell’apparenza, spacciandosi per poliziotto, per chiedere ai passanti di esibire i documenti e rapinarli. Questa la tattica messa in atto da giorni da un malvivente che sta seminando il panico a Roma, nel quadrante Est della città. Secondo le testimonianze, sembrerebbe che l’uomo approfitti del senso di affidabilità, suggerito dagli abiti della polizia, per poi attentare a diverse persone minacciandole con pistola alla mano. Diverse le segnalazioni registrate a Roma da fine agosto da parte di persone vittima di rapina.
Ladro si spaccia per poliziotto: due colpi nell’ultima settimana
L’uomo dal 31 agosto avrebbe già tentato il colpo due volte tra la Romanina e il Casilino. Il primo, giovedì scorso, ai danni di una coppia in via Rafaele Garofalo che per fortuna è riuscita a mettersi in salvo. Il malvivente si sarebbe così avvicinato con tanto di giubotto a catarifrangente con la scritta “polizia”, chiedendo loro di esibire i documenti. Qualcosa nelle modalità deve aver però insospettito l’uomo, così quando il bandito ha tentato di estrarre la pistola dalla cintura dei pantaloni, i due si sono dati alla fuga. Solo poco dopo, la coppia ha esposto denuncia al commissariato Trevi.
La seconda vittima, in via di Aqua Bullicante, non ha potuto invece opporre resistenza. L’uomo, un 60enne di origini egizione, è stato così derubato di circa mille euro dal finto poliziotto. La vittima ha così consegnato tutto quello che aveva mentre il malvivente si è dato alla fuga, a bordo di una Fiat Cinquecento. Un dettaglio importanto che ora le autorità valutano per incastrare il ladro.
Le indagini
Secondo quanto emerso dalle denunce e dalle testimonianze, il soggetto responsabile dei vari furti corrisponderebbe a un romano di 50 anni. L’uomo si aggira generalmente con una casacca catarifrangente con la scritta polizia, probabilmente contraffatta e funzionale ai furti. Inoltre, il ladro si servirebbe per la fuga una Fiat Cinquecento bianca. Al momento la polizia, quella vera, sta indagano sulle aree dove l’uomo ha colpito nell’ultima settimana, visionando le immagini di videosorveglianza e stringendo il più possibile le ricerche.