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Roma, usura ed estorsione dietro l’accoltellamento di un 48enne: due arresti

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In due sono stati arrestati con l’accusa di estorsione, usura, porto abusivo di armi e lesioni personali aggravate in concorso. Sono stati i Carabinieri della Compagnia di Palestrina a far scattare le manette ai polsi di due cittadini italiani, un 60enne e 65enne per i gravi capi di imputazione.

Indagine scaturite dall’accoltellamento di un 48enne

Le indagini dei militari sono iniziate lo scorso mese di febbraio, dopo che un 48enne di Palestrina era stato ferito con un’arma da taglio alla gamba sinistra, nella frazione di Carchitti. Un agguato che aveva indotto gli investigatori a svolgere una certosina attività investigativa, coordinata dalla Procura di Tivoli e condotta dai Carabinieri della Stazione di Palestrina e dal Nucleo Operativo di Compagnia, anche grazie all’utilizzo di mezzi tecnici, ha consentito di far luce sulla vicenda.

Aggressione riconducibile a un prestito di 5mila euro

Dalle attività investigative è emerso che il movente dell’aggressione sarebbe riconducibile ad un prestito di 5.000 euro elargito dall’indagato alla vittima nel novembre 2022, somma che doveva essere restituita ad un tasso d’interesse pari al 400%; il debito infatti, poi non onorato, sarebbe lievitato a 21.000 euro già nel successivo dicembre 2022.

La vittima non avrebbe restituito la somma e pertanto sarebbe stato vittima dell’agguato

I due indagati, siccome il 48enne sarebbe risultato inottemperante, avrebbero poi deciso ritorsioni nei suoi riguardi, ferendolo con un coltello durante un incontro avvenuto a febbraio. Anche dopo il grave episodio, così come emerso dalle indagini dei Carabinieri, gli indagati avrebbero continuato a mantenere contatti con la vittima con plurimi tentativi finalizzati ad indurla a saldare il debito.

Gli elementi raccolti durante le indagini hanno consentito al PM della Procura di Tivoli di chiedere ed ottenere dal GIP del Tribunale, l’emissione di un’ordinanza di custodia cautelare degli arresti domiciliari per entrambi gli indagati, con l’applicazione del braccialetto elettronico.

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