In un momento di piena pandemia, come quello che stiamo vivendo, la Sanità non si è comunque fermata. Se da una parte è necessario canalizzare le forze per salvare i pazienti affetti da Coronavirus, dall’altra non possono, né devono, essere dimenticate le altre patologie o le analisi di routine.
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Le analisi “sbagliate”
Quella di oggi è una storia che ha dell’assurdo. Il protagonista è Claudio, un uomo di circa 40 anni, il quale aveva necessità di fare una curva glicemica. Per questo motivo, il 21 aprile si è rivolto alla ASL di via Canova a Roma. Il giorno dopo aver fatto le analisi, il 22 aprile, si è recato nuovamente alla Asl per ritirare referto: lì però si è accorto che qualcosa non andava. L’uomo ha subito notato infatti che nei documenti era presente una curva glicemica “in stato di gravidanza”. Rimasto sbigottito ha deciso di segnalarci l’accaduto, e raccontarci la sua storia, sicuramente paradossale. “L’errore umano” è sempre contemplato, ma in alcuni ambiti potrebbe causare danni severi e oggi, che si parla tanto di “intelligenza artificiale”, questo sarebbe stato un errore facilmente contenibile dall'”intelligenza umana”, tramite una semplice verifica del genere del paziente.
