Gravi violenze su un gatto nella città di Roma: vicino di casa finisce in Tribunale per maltrattamenti sugli animali.
Storie di violenza contro gli animali a Roma, dove un uomo finirà davanti l’aula del Tribunale per l’accusa di maltrattamenti contro il gatto del vicino di casa. La vicenda nasce dalle denunce del dirimpettaio, che in più occasione avrebbe trovato il proprio felino con gravissime ferite e addirittura in fin di vita in un preciso frangente. Maltrattamenti che sarebbero arrivati proprio dal vicino di abitazione.
Maltratta il gatto a Roma: vicino di casa nei guai
Tutto sarebbe nato per una disputa condominiale, con il violento vicino di casa che lamentava la presenza del felino – del proprio dirimpettaio – nel proprio giardino di casa. Passaggio che non sarebbe più stato tollerato dopo diverse occasioni in cui lo stesso uomo aveva segnalato la situazione ai legittimi proprietari dell’animale, tanto da arrivare a installare pericolose trappole all’interno del proprio giardino.
Le condizioni del gatto in fin di vita
L’uomo, all’interno del proprio giardino domestico, aveva sistemato numerose trappole, tra cui una tenaglia in ferro. Questa, nel 2017, avrebbe quasi ucciso il gatto del proprio vicino. Prima lo aveva bloccato, ferendolo gravemente alle zampe. Successivamente, non soddisfatto, il violento dirimpettaio aveva utilizzato l’oggetto in metallo per colpire la testa del micio.
La follia contro il gatto avrà gravissime conseguenze sulla sua salute, con l’animale che riporterà la rottura dei denti, la frattura della mandibola e un gravissimo trauma cranico.
La denuncia del vicino di casa
La drammatiche condizioni in cui versava il gatto domestico, porteranno il legittimo padrone dell’animale a denunciare per il proprio vicino di casa per maltrattamenti contro gli animali. Una situazione che, a distanza di anni, finirà sui banchi del Tribunale di piazzale Clodio, con il vicino violento che rischia una condanna fino a un anno e mezzo di carcere e 30 mila euro di multa. L’udienza si svolgerà nella giornata del 6 giugno 2024, con un giudice che si pronuncerà sul caso.