Prima servivano la cena nel ristorante, nella zona tra Portuense e Trastevere, poi quando i clienti andavano via e stavano per abbassare la saracinesca gettavano l’olio esausto, quello utilizzato per la cottura dei cibi, nel tombino delle acque chiare. Come se fosse un’azione così normale e lecita. Lo facevano sempre, fino a quando non sono stati sorpresi e denunciati dalla Polizia Locale di Roma Capitale.
Liquidi pericolosi nei tombini
A scoprire i dipendenti di un ristorante nella zona del XII Municipio sono state le pattuglie del NAD (Nucleo Ambiente Decoro), nell’ambito dei controlli per contrastare i fenomeni legati alla gestione e smaltimento irregolare dei rifiuti. Gli agenti, infatti, hanno notato la traccia di materiale oleosi intorni ai tombini e hanno subito capito che potesse essere riconducibile a un’attività illegale di smaltimento di rifiuti di tipo pericoloso. E, così hanno avviato le indagini.
Gli appostamenti e la scoperta
Grazie agli appostamenti è stato possibile vedere come, frequentemente, venivano sversati i liquidi nei tombini. E a farlo erano più soggetti, sempre nell’orario di chiusura del ristorante. Da qui, quindi, la decisione dei caschi bianchi, insieme al personale dell’Arpa Lazio, di intervenire: le analisi, effettuate sia all’interno dell’attività e sia nel punto di sversamento, hanno confermato la natura pericolosa e altamente inquinante del liquido.
Le denunce
Dopo le indagini, quattro dipendenti e il titolare del ristorante sono stati denunciati. E ora dovranno rispondere di gravi reati ambientali commessi in concorso.