Roma. Un malore improvviso, risultato fatale per la vittima, di cui però si hanno ancora pochissime informazioni a riguardo. Una fitta improvvisa che l’ha stroncato sul momento, senza neppure la possibilità di rendersi conto di cosa stesse accadendo. Sulle cause della morte, al momento, non c’è ancora nessun altro dettaglio. L’uomo non ha avuto scampo, era alla guida della sua auto quando è accaduto il tutto.
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Roma, colpito da un malore improvviso: morto un automobilista
L’improvviso malore si è verificato nella giornata di oggi, giovedì 16 marzo 2023, intorno alle 14.30, nei pressi di Villa Gordiani. Un automobilista è stato fatalmente colto da un malore improvviso che non gli ha lasciato nessuno scampo. Di fatto, pare che l’uomo, in quel momento, si trovasse a bordo della sua vettura e stesse guidando, quando all’improvviso è accaduto l’imponderabile: una fitta improvvisa, un malore che lo ha trafitto, e che gli ha fatto perdere, di conseguenza, anche il controllo della sua auto.
L’intervento dell’ambulanza sul posto
Dopo l’avvenimento, è stato immediatamente richiesto l’intervento dei soccorritori dalla via Collatina, altezza civico 43. Sul posto il personale medico del 118 nulla ha potuto per salvare la vita all’automobilista, il quale, stando alle primissime testimonianze, è morto praticamente sul colpo. Un avvenimento che ha lasciato tutti esterrefatti, nessuna manovra, nessuna possibilità di salvarlo, a quanto ci indicano le frammentarie testimonianze di chi si trovava sul posto in quel momento.
I rilievi della Polizia Locale
Sul posto, dopo le segnalazioni e parallelamente agli operatori del 118, anche gli agenti del V gruppo Prenestino della polizia locale di Roma Capitale per gli opportuni rilievi che saranno necessari per ricostruire correttamente l’avvenimento, anche se la dinamica sembra essere abbastanza chiara. La salma dell’uomo si trova al policlinico di Tor Vergata. Come anticipato, non ci sono dettagli ulteriori sull’identità della vittima, né sull’età, quel che è certo è l’enorme vuoto che rimane, lo sgomento e la tristezza, davanti alla caducità dell’esistenza.
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