Roma. Un trattamento di agopuntura che ha avuto serie ripercussioni sulla sua carriera sportiva. Era il 2014 quando il campione Andrea Rolla, classe 1989, aveva riportato la perforazione di polmone a seguito di un trattamento di agopuntura, con gravi conseguenze sulla sua carriera.
I fatti del 2014
In quell’anno, l’atleta si era rivolto a due fisioterapisti per curare un dolore a una spalla sinistra, ed aveva nel curriculum già un oro europeo e una partecipazione alle Olimpiadi di Londra nel 2012. In quel momento, difficilmente avrebbe potuto immaginare le conseguenze di quel trattamento specifico per il suo dolore.
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Il centro specialistico a Piazza Bologna
Il centro specialistico a cui si era rivolto si trova a Piazza Bologna, ed era estremamente rinomato, inoltre aveva già fatto affidamento alla struttura per altri problemi in passato. In tutto questo c’è un ”però” di non poco conto: i due fisioterapisti non avrebbero avuto le competenze per effettuare quella terapia, che andrebbe eseguita da un medico.
Cosa era successo ad Andrea Rolla
Così, il fisioterapista ora accusato di esercizio abusivo di professione medica, assieme al collega che lo aveva assistito, in quel tremendo giorno aveva inserito un ago tra la scapola e la colonna vertebrale dell’atleta, perforandogli un polmone e provocandogli un pneumotorace al polmone sinistro.
Dopo la seduta, il campione torna indietro, respira a fatica, c’è qualcosa che non va. Spiega di sentirsi male ai due fisioterapisti i quali, invece di indirizzarlo ad un pronto soccorso non fanno che tranquillizzarlo.
Il ricovero al San Camillo
Ma la verità arriva presto: il 2 dicembre dello stesso anno il nuotatore finisce al pronto soccorso dell’ospedale San Camillo, dove una lastra evidenzia subito il problema aggravato dal non essere stato immediatamente individuato e curato.
La vicenda giudiziaria è stata ricostruita soltanto oggi, nelle sue dinamiche, da Il Messaggero. Andrea Rolla è parte civile nel procedimento e per il prossimo settembre è prevista la sentenza del giudice Monocratico per la risoluzione del caso.