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Roma, stazioni della FL3 off limits per i disabili: ascensori e scale mobili perennemente fuori uso. E le baby gang impazzano (FOTO)

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Stazione Montemario
Ore 13.30 di un giovedì senza infamia e senza lode. Piove,  finalmente, dopo tanta afa. E il treno della linea FL3  Roma Viterbo è pieno di pendolari –  studenti, lavoratori e pensionati –  che stanno rientrando nelle proprie abitazioni.  Il tono generale dell’umore è piuttosto basso. Mentre scambiamo due chiacchiere con un’anziana donna preoccupata di come porterà, anche oggi, il carrello colmo di spesa fino a casa, dato che ascensori e scale mobili sono sempre fuori uso, la signora indica il finestrino. Un uomo sta urinando sulla banchina incurante della folla e del treno che si sta fermando.

Stazione Montemario. Un girone infernale dove tutto può accadere

Ad accogliere passeggeri e turisti ogni genere di espressione estemporanea sui muri, le porte degli ascensori, le scale mobili e persino sui vetri, ove non siano già caduti in frantumi. 
Dalla street art dei Graffiti Writers al vandalismo – reato codificato dall’art. 693 del cp –  il passo è breve E a giudicare dalle scritte oscene, blasfeme o, semplicemente, prive di senso, Banksy non abita più qui. Anzi, non ci ha mai abitato. 
Lo scenario è ideale invece per tossici e sbandati che spacciano alla luce del sole. E quando sono ubriachi e fatti, prendono a calci le macchinette delle bevande e gli altri impianti. 

Stazione in ostaggio delle baby gang

“Siamo tempestati ogni giorno di telefonate per richieste di interventi sui distributori automatici di bevande e snack vandalizzati dalle baby-gang – ammette al telefono una operatrice del call center della IVS che ha in concessione tutte le macchinette di questa tratta – Talvolta a chiamarci sono le stesse forze dell’ordine che li hanno beccati sul fatto”.
Dichiarazioni similari ci giungono dal call center che fornisce l’assistenza degli ascensori in stazione, la Paravia. 
Un cartello azzurro plastificato avverte i viaggiatori che il funzionamento degli ascensori è sospeso nelle ore notturne per motivi di sicurezza. 

Scale… immobili

Il problema – dice la signora che ha viaggiato con noi e che ora ci segue con il suo pesante fardello fino alle scale… immobili – è che non funzionano neanche di giorno! Se sei fortunato e trovi qualche bel giovanotto forzuto che ti dà una mano – prova a scherzare la donna – allora va bene. Ma non è sempre così. Pensi alle tante mamme sole col passeggino, ai disabili in carrozzella, ai malati“.
Non va meglio ai turisti. Ce ne sono molti in questi giorni nella Capitale. Vengono da ogni parte del mondo, carichi di valigie. E tutti vogliono vedere San Pietro, il Vaticano. I B&B in questa zona di Roma sono spuntati come funghi. E gli stranieri li scelgono spesso perché nelle aree periferiche ovviamente costano meno.
Io qui ci sono nata – ci racconta una donna sulla settantina – Ma quanto è cambiata questa stazione…l’intero quartiere,  un tempo considerato zona residenziale, una delle più belle e ambite di Roma, oggi è un vero far west, un posto allo sbando ostaggio di piccoli e grandi malavitosi. I poliziotti? Li abbiamo visti si,  in tempi di Covid. Chiedevano il Green Pass.  E chiudevano un occhio su tutto il resto“.
Insomma degli anni della Dolce Vita in questa zona rimane ben poco. Solo una casa di riposo, probabilmente, che ancora porta coraggiosamente questo nome.

Telecamere di videosorveglianza non funzionanti

Non è diversa la sorte delle altre stazioni sulla stessa tratta. Ottavia e Ipogeo degli Ottavi- a dispetto del nome fortemente evocativo delle nostre radici storiche, sono terra di nessuno. 
Soprattutto la sera. Al mattino i soliti, ormai rassegnati addetti alla pulizia e al decoro delle stazioni, tinteggiano i muri deturpati da scritte obbrobriose che poco o nulla hanno a che fare con l’arte, nelle ore notturne. Le telecamere di sorveglianza pare, anche quelle, non abbiano mai funzionato. 
O forse fa comodo così.
Rosanna Sabella 

Roma, stazioni della FC3 vandalizzate. I pendolari: ‘Siamo ostaggio delle baby gang’

 

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