L’albero, il Natale e le feste sono pur sempre politica. E, in queste ore, montano senza remore le polemiche e le critiche sui pannelli fotovoltaici piazzati sotto l’albero di Natale in piazza Venezia. Se da una parte il PD difende a spada tratta l’iniziativa sostenibile e i vantaggi dell’operazione, dall’altra le opposizioni non perdono tempo sulle critiche, e già marciano contro il fenomeno: i 45 metri quadrati di vetro nero sono definiti senza troppi giri di parole”brutti”. Ma non è tutto, il capogruppo della Lega, Fabrizio Santori, ha dichiarato: “Mi arrivano messaggi da parte di chi ha provato a installare i pannelli fotovoltaici ma è stato bloccato dalla Soprintendenza, vedere poi che il Comune può piazzarne due enormi in piazza Venezia suona come una presa in giro. Il tema dell’energia rinnovabile è importante, ma ci vuole rispetto per il paesaggio”.
Roma, riecco Spelacchio: l’albero di Natale a piazza Venezia illuminato con il fotovoltaico
Albero con fotovoltaici a Piazza Venezia: le critiche dell’opposizione
Ma non si tratta di un caso isolato, come dicevamo, perché l’opposizione, ora, non è mai stata così unita. Sarà l’effetto del Natale che avanza? Anche il M5s, sempre attento ai temi ambientali, ha detto per mezzo dei suoi portavoce: “C’erano altri metodi per accendere l’albero con energia pulita senza piazzare lì i due pannelli che sono oggettivamente brutti” – questo il commento della capogruppo Linda Meleo. Ma il primo a criticare aspramente la scelta del Campidoglio di mettere i pannelli in mezzo alla storica piazza è stato, però, il consigliere della lista civica Calenda Francesco Carpano: “Abbiamo calcolato quanto consuma l’albero – spiega – Per accenderlo, ci vuole la stessa energia necessaria per un forno a microonde, poi circa 4 kilowatt all’ora ogni giorno, ipotizzando che rimanga acceso per 5 ore. Se per un albero di Natale servono 45 metri quadrati di pannelli, il messaggio che passa è che per il fabbisogno di un appartamento ce ne vuole una prateria”.
Le spiegazioni di Acea: pannelli non solo per l’albero
Ma la risposta arriva anche da Acea, impegnata sull’illuminazione, che spiega come i pannelli siano tarati per garantire anche l’illuminazione di via del Corso e degli alberelli negli altri municipi. Ma, certo, poi c’è anche il tema dello smaltimento dell’inquinamento: qui Acea rassicura i critici, spiegando che dopo le feste i pannelli non verranno buttati bensì riutilizzati. Il PD, d’altro canto, continua la sua difesa: “In questo periodo storico i romani hanno milioni di euro di bollette da pagare vedo tutta l’utilità e la sostenibilità di pannelli che sono a zero consumo per cui i cittadini avranno le luci di Natale senza costi energetici” – dice la presidente della commissione Bilancio Giulia Tempesta.