Si è fatto visitare in ospedale, poi, durante l’attesa, ha depredato il personale medico degli attrezzi chirurgici. È una storia ai limiti dell’assurdo quella che ha visto protagonista un 62enne di origini campane a Roma. L’uomo si è fatto visitare venerdì scorso, 4 agosto, presso il Pronto Soccorso dell’ospedale San Carlo di Nancy, in zona Aurelia, con la scusa di dover sostenere alcuni controlli; dopodiché, durante le visite, ha approfittato di un momento di distrazione del personale medico per fare razzia delle strumentazioni ospedaliere.
Il furto e l’aggressione
Ma il 62enne non solo avrebbe trafugato dall’ospedale le strumentazioni chirurgiche, ma avrebbe anche aggredito il personale medico che l’ha colto in flagrante. Andiamo con ordine. L’uomo si è presentato inizialmente in Ospedale lamentando forti dolori addominali; poi, mentre si sottoponeva a una Tac nel reparto di Radiologia, avrebbe tentato di rubare diversi oggetti, tra cui una pinza kelly curva in acciaio chirurgico, un paio di forbici in acciaio chirurgico, un tubetto lubrificante a base di lidocaina, una siringa da 60 ml e un rotolo cerotto in seta. Non contento, avrebbe inoltre tentato di frugare in una borsa presente in ospedale.
Quando il personale di sala lo ha scoperto, intimandogli di restituire la refurtiva, l’uomo ha dato però in escandescenze, aggredendo i presenti, che hanno immediatamente contattato la Polizia. Di fronte alle perquisizioni degli agenti, la furia non si è placata e il “malato immaginario” ha cominciato a inveire anche contro le Forze dell’Ordine a suon di “Vi ammazzo”.
Le giustificazioni dell’uomo in Tribunale
La situazione ha assunto dei toni ancora più paradossali quando il ladro è stato condotto a piazzale Clodio. Davanti ai giudici e al PM il 62enne, che ha alle spalle precedenti per maltrattamenti e spaccio, avrebbe messo su una storia surreale. A giustificazione dei furti infatti, avrebbe detto di aver fatto in modo di essere scoperto appositamente per sfuggire alle minacce di morte della moglie e della figlia.
Per questo motivo si sarebbe fatto trovare con le “mani in pasta”. La motivazione non ha comunque convinto i Giudici, che lo hanno condannato con l’obbligo di presentazione quotidiana alla polizia giudiziaria, in attesa del processo. Considerata poi la ricostruzione a dir poco colorita, il 62enne sarà sottoposto anche a una perizia psichiatrica, per accertarne lo stato di salute considerando anche il riferimento a presunti problemi psicologici da parte dell’uomo stesso durante l’udienza.