Roma. Ovunque e senza sconti: dal centro storico fino alle periferie l’immondizia fa nuovamente la sua comparsa, diventando nuovamente una delle costanti del panorama cittadino. Davvero impossibile, a quanto pare, liberarsene. Impossibile almeno per ora, perché le soluzioni stabili, strutturali, sembrano mancare all’appello. E le strade sono nuovamente intasate, maleodoranti e, soprattutto, infestate da rifiuti di ogni tipologia. Ma i guai in vista e la situazione potrebbe peggiorare ancora, dal momento che nel mese di gennaio Roma dovrà dire addio anche alla discarica di Albano. La tematica non è nuova, ed era già stata affrontata in parte anche da Ama. La soluzione? Per ora sembra essere a senso unico: bisogna trovare nuovi sbocchi all’estero. Oppure, l’alternativa sarebbe potenziare i trasferimenti verso quei paesi che già da tempo digeriscono l’immondizia Capitale: primi fra tutti – con accordi presi attraverso Invitalia – ci sarebbero Olanda, Germania ed Austria.
Soluzioni e breve e medio termine: mandare immondizia all’estero
Questa la soluzione più veloce e rapida, per il breve periodo. Guardando invece alla cosa con una maggiore lungimiranza, nel medio termine, il piano sarebbe quello di spedire l’immondizia al Tmb di Guidonia di proprietà di Manlio “il Supremo” Cerroni. Intanto, poi, si riparla anche con una certa insistenza di nuove autorizzazioni per la Mad di Valter Lozza. Ma la chiusura di Albano, come dicevamo è alle porte e ancora prima sarà la volta di quella di Viterbo. Tutto questo si traduce in un unico concetto: ulteriori difficoltà per la città di Roma. Ovviamente, la Capitale già ora non splende né brilla per dovizia nella salubrità delle strade. Ma dovrebbe farlo – splendere – soprattutto in vita di gennaio quando arriveranno in città anche gli ispettori del Bureau international des expositions. Visita a dir poco cruciale per le speranze dell’Urbe di ospitare l’edizione 2030 di Expo. Se la città non sarà pulita come non mai quel giorno, allora le speranze di vittoria saranno minime se non nulle. Anche perché le altre città che sono in lista non hanno a quanto pare di questi problemi. La strada per una Capitale salubre e ripulita è certo impervia e la fine si fa ancora fatica a vederla.