Non si placa l’emergenza rifiuti a Roma. La situazione – come documentato anche nel corso di altri articoli sul tema – appare precaria e maleodorante in numerosi quartieri della città. Infatti, se nel centro la situazione è monitorata e sotto controllo, lo stesso non può, purtroppo, dirsi nelle zone periferiche, dove i disagi sono all’ordine del giorno. Disagi che si registrano soprattutto nei seguenti municipi: XIII, VI, X, XV. Tante le cause all’origine dell’emergenza rifiuti. Emergenza che vede i cittadini sempre più stanchi ed arrabbiati per lo stato in cui versa la città.
Emergenza rifiuti a Roma: cassonetti incendiati e auto danneggiate a Primavalle
L’emergenza rifiuti a Roma e le difficoltà di Ama
Il caldo imperante, i cumuli di immondizia sui marciapiedi – che rendono difficoltosa e maggiormente lunga, con il concreto rischio di non riuscire a terminare tutte le aree – e i cassonetti dati alle fiamme dai residenti esasperati dalla situazione, sono senza dubbio degli aspetti che entrano prepotentemente in quel grande calderone che è l’emergenza rifiuti a Roma. Calderone nel quale non si può non tenere conto del fatto che l’Ama – la municipalizzata che si occupa della gestione dei rifiuti capitolini – annaspa con oltre 1.300 mezzi, su 2.600, fermi nelle officine e dunque impossibilitati nello svolgere il regolare servizio di pulizia, a danno di cittadini ma anche dei turisti che, giunti nella Città Eterna, non trovano davanti a sé uno bellissimo spettacolo.
Il cambio (presunto) di vertici e le problematiche
Ora, sembrerebbe che in Ama qualcosa si stia smuovendo. Continuano, infatti, a rincorrersi le voci su un imminente cambio di vertici dell’azienda. L’attuale Direttore Generale potrebbe infatti uscire di scena per via dell’ennesima crisi estiva che Ama non riesce a fronteggiare. Ad incidere su un quadro già di per sé precario è in particolare la mancanza di mezzi pesanti per la raccolta, nonché la difficoltà di trovare camion a noleggio che siano da subito operativi. Tra i molti problemi che si sommano nella gestione aziendale, c’è anche quello inerente agli effetti del mancato rinnovo dell’accordo incentivante per i turni straordinari nei giorni festivi, sottoscritto per scongiurare il rischio di incorrere in emergenza nel periodo di Natale.