Pensava di risolvere il suo problema, di stare in un posto sicuro e nelle mani di un medico qualificato, professionale. Ma si sbagliava perché lui era sì, il capo dell’equipe di Ortopedia all’ospedale San Giacomo, ma in realtà era lì per ‘caso’, non certo per meriti: non aveva neppure la laurea in Medicina ed era riuscito negli anni, circa dieci, a ingannare tutti. O almeno sperava di continuare così, di lavorare in sala operatoria e in corsia, tra i pazienti che si fidavano di lui. Si fidava, infatti, anche un uomo che, dopo un intervento abbastanza semplice, ma eseguito in modo errato, è rimasto paralizzato a una mano.
Finto medico al lavoro in ospedale
Dopo quell’intervento, come spiega Il Messaggero, sono partite la causa per il risarcimento e l’inchiesta svolte dalla compagnia assicuratrice. Un intervento che sembrava semplice, ma che si è concluso nel peggiore dei modi: ‘il paziente si era ritrovato con una totale impotenza funzionale della mano destra’, si legge nella sentenza. E infatti, il medico R.I ha deciso di autodenunciarsi ai Carabinieri e di raccontare di non avere la laurea, quindi di non essere iscritto all’albo.
La denuncia
Ma il licenziamento certo non basta. Resta che il medico, o meglio quello che tutti credevano tale, per oltre 15 anni ha nascosto all’azienda, ai colleghi e ai pazienti la sua ‘reale qualificazione’. Per i giudici l’uomo era “ben consapevole di non possedere i titoli necessari (né la competenza) per svolgere il delicato intervento chirurgico”.
Entrava in sala operatoria consapevole che avrebbe potuto fare dei danni, molti irreparabili. Ha messo a repentaglio tantissime vite e a nulla sono valsi i suoi strani tentativi di giustificarsi: lui, infatti, per evitare la condanna ha cercato di ‘scaricare’ le responsabilità su altri due componenti dell’equipe, che invece come gli altri non erano certo a conoscenza di quella ‘truffa’ ben architettata. Non sapevano di avere a che fare con un finto chirurgo e, come tutti, si fidavano di lui. Di quello che era riuscito a farsi voler bene, a farsi apprezzare e che era riuscito addirittura a diventare capo equipe di ortopedia dell’ospedale. Senza avere neppure la laurea. Ora, però, a distanza di anni la Corte dei Conti ha disposto che il finto dottore paghi all’azienda sanitaria, quella raggirata, ben 128 mila euro.