Roma. Ancora un’aggressione, di certo non la prima nel suo genere, ai danni di un lavoratore della nota azienda di trasporti romana Atac. Il fatto è accaduto nella giornata di ieri, mercoledì 18 maggio, intorno alle 18.30. La si trovava alla fermata Ponte Mammolo, un impiegato dell’azienda capitolina in servizio come operatore di stazione.
Aggressione ad un operatore Atac a Ponte Mammolo
Mente svolgeva il suo servizio di routine, come racconta anche Repubblica, all’improvviso un soggetto gli si è avvicinato con fare minaccioso poi, dopo aver mostrato la bottiglia di vetro che aveva in mano, l’ha scaraventata sulla sua testa, provocandogli una profonda ferita. Infine, dopo aver compiuto il gesto, se l’è data a gambe tra la folla transitante per la stazione in quel momento.
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La dinamica della ”vendetta”
A quanto raccontano la vittima e i suoi colleghi, l’aggressore non sarebbe di certo un volto nuovo in quella stazione di Ponte Mammolo. Secondo le loro testimonianze, potrebbe addirittura trattarsi di un individuo che, già qualche tempo fa, era stata allontanata perché non aveva il titolo di viaggio. Forse si è trattato di una vendetta. Forse riconoscendo l’uomo che l’aveva in quel giorno fermato per non avere il biglietto, ha deciso di fargliela pagare.
Ferita profonda alla testa
Non un gesto da poco, comunque, per trattarsi di una vendetta per il titolo di viaggio. La bottiglia si è completamente infranta sulla testa della vittima, ferendolo profondamente. Sul posto, poi, è intervenuta prontamente l’ambulanza, con i sanitari del 118 che hanno trasportato la vittima all’ospedale Pertini. La diagnosi è trauma cranico e sette punti di sutura applicati.
Sull’evento si è fatto sentire anche Claudio De Francesco, sindacalista Uil Trasporti: “Qua tutti si lamentano delle morti sul lavoro, ma alla fine nessuno fa niente, basta rischiare la vita sul lavoro!”