È finito a processo per stalking U.R., una guida turistica di 64 anni che ha perseguitato, con tanto di aggressioni verbali e intimidazioni, la sua vicina di casa, una donna romana di 57. “Morta di fame, te ne devi andare, qua è tutto nostro”. Ma non solo. In un caso, l’uomo ha coinvolto anche la madre costretta in sedia a rotelle. A riportare la notizia è il Messaggero.
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Stalking e minacce verso la vicina di casa
I fatti risalgono tra il settembre del 2019 e il novembre del 2020. L’uomo e la donna vivono in zona Fonte Laurentina e da diverso tempo discutono tra loro per l’accesso ad una corte condominiale condivisa. Anche se il tribunale civile aveva dato ragione alla vicina, l’aggressività dell’uomo si era tutt’altro che placata. L’uomo, infatti, avrebbe adottato tutta una serie di escamotage per ostacolare il passaggio della dirimpettaia. Ne sono un esempio i lucchetti e le catene al cancello, fino alla macchina parcheggiata di fronte. Il tutto condito anche da insulti davanti al figlio: “Sei una parassita, un avvoltoio”.
Ma non solo. Per impedire alle 57enne di usare la Corte, U.R – sottoposto anche ad un divieto di avvicinamento al condominio – aveva coinvolto anche altre persone. Tra di esse c’era anche sua madre, costretta sulla sedia a rotelle, ed il badante. In una circostanza, il 22 ottobre del 2019, l’uomo aveva posizionato proprio la madre di fronte al lucchetti, impedendo di fatto alla polizia la rimozione.
L’accusa
“Un perdurante e grave stato di ansia, oltre che un fondato timore per l’incolumità propria e dei figli”, queste le parole dell’accusa rispetto alle conseguenze che il comportamento della guida turistica aveva ingenerato nei confronti della vittima. A riprova di ciò anche il fatto che la donna aveva trasferito anche il figlio dalla nonna per timore di aggressioni da parte del vicino. Denunciato, ora per il 64enne si è aperto il processo per stalking.
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