Roma Notizie. Erano scesi in piazza perché insofferenti alle restrizioni imposte dal Governo durante il periodo più delicato della pandemia da Covid-19: proteste che si riversarono per le strade di Piazza del Popolo, nella Capitale, in quel fatidico 2020. Petardi, tafferugli, movimentazioni, tanto che la polizia mise in atto anche delle cariche di alleggerimento per contenere i manifestanti.
Scontri a Piazza del Popolo per le restrizioni Covid
Per quelle azioni, ora, alcuni di loro rischiano il processo. Proprio nelle ultime ore, infatti, arriva al conferma: i pm della Procura di Roma hanno chiesto il rinvio a processo di 9 persone coinvolte negli scontri avvenuti il 25 ottobre in Piazza del Popolo: in quel giorno era, infatti, stata indetta una manifestazione per protestare contro le misure prese dal governo allora in carica per arginare la diffusione del Covid. Le cose non andarono proprio per il verso giusto, come ricordano le cronache di quei giorni, e così, ora, sono stati individuati dei presunti responsabili.
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Rischio processo per Giuliano Castellino
Tra le diverse persone che rischiano di finire sotto processo, c’è anche l’ex leader romano di Forza Nuova, Giuliano Castellino. Come anticipato, le proteste non furono morbide: nel corso dei tafferugli, oltre alle urla di protesta, furono fatti esplodere anche alcuni botti e petardi, e la polizia dovette mettere in atto anche delle cariche di alleggerimento per contenere la situazione. Gli imputati, davanti ai pm di Piazza Clodio, si ritrovano a dover fare i conti, a seconda delle posizioni, con i reati di istigazione a delinquere, devastazione, violazione delle norme anti Covid e partecipazione a manifestazione non autorizzata. Per Castellino, poi, non si tratta dell’unico misfatto di cui dover dare conto davanti al Tribunale: infatti, è attualmente sotto processo, insieme ad altri, per l’irruzione nella sede della Cgil avvenuto, sempre a Roma, nell’ottobre del 2021.