Roma. Un sacco di juta, di notevoli dimensioni, incagliato tra le alghe del Tevere, a circa 5 metri dalla sponda. Lo hanno avvistato nella mattinata, fermo, scosso lievemente dal fluire lento e inesorabile delle acque. La sua forma e le sue dimensioni hanno da subito insospettito quanti lo hanno avvistato.
Un cadavere misterioso in un sacco
Certo, non deve essere stata una visione ”consueta” e chi lo ha visto ha di certo pensato anche all’ipotesi più tragica. Inoltre, un altro elemento: era chiuso ed emanava un forte odore anche a distanza. Per tale ragione, l’avvistamento è stato immediatamente segnalato alle autorità competenti per poter svelare il mistero celato al suo interno.
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Il ritrovamento di stamattina nel Tevere
La scena si è verificata nella mattinata di oggi, venerdì 2 settembre, intorno alle 9.00 circa, quando la Sala Operativa ha inviato la squadra 1A, il Nucleo Sommozzatori ed il personale del distaccamento Fluviale si sono recati sul posto per verificare – presso Ponte Duca D”Aosta, altezza via Capoprati.
L’intervento dei Vigili del Fuoco
Una volta giunti sul posto e constatato l’oggetto misterioso, gli operatori si sono avvicinati al sacco di juta per poterne scorgere l’interno. Un corpo di animale è stato subito svelato quando hanno aperto il suo contenitore: un cadavere da tempo fermo in quella postazione e in decomposizione.
La scoperta choc all’interno del sacco di juta
Da un primo esame sembrerebbe essere il corpo di una mucca, ma il riconoscimento è reso difficoltoso dalle condizioni del cadavere. Per il momento ci sono ancora forti dubbi sulla specie ritrovata, quasi sicuramente si tratta di un mammifero di grosse dimensioni, lasciato in balia del fiume. Sul posto il Capo Turno provinciale, la Polizia fluviale, Carabinieri e veterinario per le rispettive competenze.