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Roma, rubano soldi ai pensionati delle Poste: 3 dipendenti rischiano il processo

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Un'altra rapina alle poste di Tivoli Terme

Ricettazione. riciclaggio ed indebito utilizzo del bancomat queste le accuse  sulle quali indagano i pubblici ministeri e che sono finite al centro dell’indagine aperto dalla Procura al fine di fare chiarezza su quanto accaduto nell’ufficio postale capitolino di Piazza Bologna. Qui, alcuni dipendenti rubavano i soldi ai correntisti e sono tre le persone ad essere finite nel mirino dei militari. Quattro invece le vittime, pensionate che hanno visto il loro conto corrente “a secco” nel giro di pochi giorni, per una somma complessiva che arriva a 50mila euro. A seguito dei fatti una delle vittime ha deciso di sporgere denuncia e così è partita l’indagine. A riportare la notizia Repubblica. 

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La truffa alle correntiste delle Poste 

Circa un anno fa una signora di 80 anni si accorge che il proprio conto corrente postale era letteralmente dimezzato. Non si capacita di come sia stato possibile in quanto la donna è molto attenta nello gestire gli affari di casa e l’aver speso senza accorgersene quasi 10mila euro proprio non le torna. Non è tantomeno possibile che figli e nipoti le abbiamo speso i risparmi. Così, insospettita, segnala l’accaduto ai militari di Piazza Bologna e nel frattempo, presso il medesimo comando, sono giunte diverse segnalazioni ma tutte molti simili tra loro ed aventi come comun denominatore il fatto che le vittime erano tutte correntiste delle poste che avevano il proprio conto nell’ufficio postale di Piazza Bologna. 

Le indagini

Fatte scattare le indagini, gli investigatori si sono resi conto che gli anomali prelievi avvenivano tutti in un medesimo momento ovvero quando le vittime dovevano ricevere il nuovo bancomat ed archiviare il vecchio. In questo frangente, un dipendente dell’ufficio postale aprire la busta con la nuova carta chiedendo poi ai due cassieri di andare a prelevare. Dopodiché, all’uomo, venivano consegnati soldi e bancomat. Adesso gli investigatori stanno accertando le responsabilità dei due cassieri i quali si sono entrambi difesi sostenendo di essere stati ingannati dal loro superiore. 

I reati 

Per i tre protagonisti della vicenda si prospetta adesso un processo con tanto di pesanti accuse. La Procura di Roma contesta infatti loro i reati di ricettazione, indebito uso del bancomat e riciclaggio. 

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