Roma. Il target dell’operazione era un furgone cisterna con all’interno almeno mille litri di gasolio: un tentativo di furto da parte di 3 uomini che si è verificato nella zona Ponte di Nona, intorno alle 5 del mattino. Tutto pianificato e organizzato, o quasi.
Rubano la cisterna ma dimenticano un particolare
Infatti, un particolare, certo di non poco conto, è stato completamente tralasciato dai rapinatori: non hanno immaginato che il mezzo poteva essere dotato di un GPS antifurto. E, di fatto, appena il furgone è partito il sistema di rilevamento ha inviato un segnale di allarme che è poi giunto alla sala operativa della Questura di Roma.
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L’allarme dal GPS
Immediato, poi, è stato il piano di controllo delle Volanti che si sono dirette verso la posizione segnalato e, poco lontano dal luogo del furto, il mezzo è stato intercettato. Tuttavia, nonostante le incitazioni, il conducente ha tentato sottrarsi all’Alt degli agenti di polizia ed ha proseguito la marcia fino a via Gessopalena. Qui, i 3 rapinatori a bordo del furgone hanno abbandonato il veicolo e si sono dati alla fuga, a piedi.
La fuga a piedi e l’aggressione agli agenti
Il primo dei 3 fuggitivi, un 30enne, è stato subito bloccato dagli agenti, mentre altri 2, un 52enne e un 33enne, sono stati fermati poco dopo. Il 33enne, però, ha anche tentato di opporsi all’arresto quando lo hanno bloccato, e addirittura al termine dell’intervento 3 operatori della Sezione Volanti sono dovuti ricorrere alle cure del pronto soccorso per la dinamica.
Arresti in mattinata
Oltre a ferire i poliziotti l’uomo ha anche danneggiato l’auto di servizio della Polizia di Stato con cui è stato trasportato negli uffici di polizia. Questa mattina, al termine dell’udienza di convalida, il Giudice del Tribunale di Roma ha disposto per il 33enne la custodia cautelare in carcere, per il 52enne l’obbligo di dimora nel suo comune di origine e per il 30 l’obbligo di presentazione alla PG.