Roma. Il mercato del lavoro non è di certo dei più floridi in questo periodo, e le assunzioni scarseggiano. Quelle regolari, poi, sono ancora più rare, soprattutto nel settore della ristorazione, dove spesso il personale – sopratutto cameriere e aiuto cuoco – sono pagati a giornata senza nessun tipo di garanzia, né sul pagamento né su altro. Un ricambio continuo di manodopera ‘a basso costo’. Ma non è l’unico problema statisticamente rilevato nel settore.
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Cibo avariato e lavoro nero: fioccano sanzioni
Lavoro nero, ma anche cibo avariato e conservato malissimo, tanto portare al sequestro di oltre 500 chilogrammi di alimenti considerati pericolosi per la salute umana. Insomma, non proprio l’esempio fulgente di un lavoro fatto bene. Ecco cosa racconta l’ultimo rapporto delle operazioni da parte dei Carabinieri su via delle Robinie, a Centocelle.
I controlli al ristorante
Negli ultimi giorni, dunque, in via delle Robinie, a seguito di un controllo ad un ristorante, i Carabinieri hanno denunciato e sanzionato amministrativamente il titolare per aver impiegato due lavoratori irregolari sul territorio nazionale, in quanto privi del permesso di soggiorno. Il titolare è stato sanzionato anche per 38.000 euro per violazioni in materia di conservazione e tenuta degli alimenti. Infatti, dopo aver controllato accuratamente e minuziosamente il locale e soprattutto i prodotti e il loro stato di conservazione, i Carabinieri che si trovavano sul posto hanno sequestrato ben 500 kg circa di cibo avariato, per un valore di oltre 30 mila euro. Cibo potenzialmente molto pericoloso per la salute dei consumatori, a giudicare dalle pessime condizioni in cui era ridotto e il suo stato di conservazione, e che avrebbe potuto innescare gravissime conseguenze.
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Ancora sanzioni, in questo caso meno gravi. Due cittadini del Bangladesh, un 44enne titolare di un minimarket e un 46enne gestore di una macelleria e generi alimentari, sono stati sanzionati amministrativamente dai Carabinieri, per un totale di 5.000 euro, per il mancato rispetto dei divieti imposti in materia di imballaggi. Sequestrate buste non biodegradabili per un peso complessivo di circa 25 kg.
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