Un anno difficile per i ristoratori, messo a dura prova dalla pandemia. Titolari che si sono sempre rimboccati le maniche per trovare una via di fuga, un modo per arrivare a fine mese. Delle volte, però, sono stati piegati in due e il virus non è stato la causa, perché dietro c’erano i racket criminali della Capitale. Neppure un giorno era passato dalla riapertura dei locali, quando un ristorante è stato vittima di un incendio per cui il dolo sembra esser palese.
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Ristorante Portobello a fuoco: incendio doloso
Siamo in via Selva Candida 381, i proprietari del ristorante Portobello sono all’interno del locale, puliscono, riordinano, è quasi mezzanotte. Improvvisamente, però, fuori divampano le fiamme: un incendio che si è esteso colpendo interamente una sala e annebbiando la cucina del fumo scaturito. I proprietari stanno fortunatamente bene, chiamano la polizia e le volanti del Commissariato Primavalle accorrono.
Spaventati e pieni di rabbia, i due titolari non sanno cosa possa essere successo. Arriva la polizia scientifica, il dolo è quasi certo: viene trovata una tanica di benzina proprio fuori il locale. I danni sono molti ma non ci si può scoraggiare. Ci hanno messo un paio di giorni a risistemare tutto ma oggi Portobello può riaprire le porte dei suoi clienti che ringrazia così: «Vi ringraziamo infinitamente per il sostegno e la solidarietà che ci state dimostrando con i vostri innumerevoli like, con i vostri messaggi e con le vostre telefonate. Oggi siamo stati inondati da un mare di affetto che ci ha letteralmente commossi. Vi siamo grati di tutto questo… Il bene vince sempre sul male, e voi tutti ne siete la prova».
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